Nonostante il limbo in cui si trova a navigare il Varese (sarà Lega Pro o Serie D?), il direttore sportivo continua a lavorare portando avanti numerosi contatti. Ma “fermare” i giocatori senza la sicurezza della categoria non è cosa semplice. Di conseguenza il mercato biancorosso risulta fermo, praticamente arenato, da un paio di settimane.
La risposta da parte della Federcalcio alle richieste presentate dallo Sporting Bellinzago, club di Antonio Massaro che vorrebbe portare la sua squadra nella Città Giardino per poi fonderla (e con questo termine semplifichiamo) con la dirigenza biancorossa, è attesa tra oggi e domani e attualmente non ci sono ancora novità su questo fronte. Le due realtà sperano di proseguire a braccetto tra i prof., ma un “sì” è improbabile che arrivi.

E allora come ci si muove sul fronte mercato? Nonostante il limbo, il ds non brancola nel buio: “Io sono pronto a fare il mio lavoro a prescindere dalla categoria – la sua risposta –. È ovvio che a livello di scelte cambierebbe tutto, ma a Varese sappiamo adattarci alle sorprese, specialmente se sono belle. Da qualche giorno sto lavorando sul doppio fronte, ma diventa difficile stringere accordi con giocatori senza sapere in quale categoria andremmo a giocare e soprattutto quale sarà il budget – ammette  Merlin –. Dunque siamo tutti in attesa”.

L’area tecnica è già a buon punto dal punto di vista delle riconferme: i difensori Viscomi e Luoni, il centrocampista Gazo e l’attaccante Giovio assieme ai giovani La Marca (’97), Simonetto (’97) e Lercara (’96) sono già stati blindati, a loro si aggiungerà ben presto Zazzi e per Merlin “possono giocare anche nel campionato superiore. Luoni, Gazo e Giovio li reputo già di categoria superiore, gli altri se la giocano”.

E’ più difficile allestire una squadra che deve salvarsi in Lega Pro o che deve vincere la Serie D? “Assolutamente la seconda – risponde -. In D i giovani hanno un peso importantissimo e se sbagli le mosse rischi molto. Per andare sul sicuro bisognerebbe giocare d’anticipo, ma oramai in molti hanno già trovato una sistemazione. Su questo fronte il mercato è molto diverso perché in D è obbligatorio schierare per tutti i 90 minuti di gioco un classe ’96, due classe ’97 e un nato nel 1998. C’è solo una categoria di differenza, ma cambia tutto totalmente”. Il Varese avrebbe messo gli occhi su Brusacar, che ha già scelto Lumezzane e su Perini, andato invece al Chiasso.

A livello di modulo quali sono le richieste di mister Melosi? “Il tecnico sta ragionando sul 4-3-1-2 e sul 4-4-2. La scelta degli esterni sarà la chiave, ma qui è tutto da vedere”. Con l’avvento di Massaro è spuntato anche il nome di suo figlio Marco. “Un buon giocatore, ma credo arrivi solo nel caso in cui ci sia anche la vicinanza del padre. Lo conosco molto bene e apprezzo sia il giocatore, che la gestione famigliare della squadra che ha Massaro”. Tra i centravanti ci sarebbe poi Cristian Bertani: “Ci interessa, ci abbiamo parlato. Verrebbe sicuramente in caso di Lega Pro”. Su di lui hanno meso gli occhi in parecchi, compreso il Como. Per il centrocampo invece c’è il forte interesse biancorosso nei confronti di Daniele Dalla Bona, varesino classe 1983 anche lui pronto a sposare Varese in caso di professionismo.

Elisa Cascioli