CECCO: Beppe, siamo alle solite…
BEPPE: hai ragione, è passato quasi un mese… Eh beh, sono impegnatissimo… a far nulla, questa è la verità. Scherzi a parte, con le partite che si rincorrono, io aspetto sempre la successiva… e così il tempo passa.
CECCO: credo che cose da commentare ce ne siano abbastanza…
BEPPE: beh, con la Pallacanestro Varese che sta scivolando in serie A2 o come diavolo si chiama adesso… direi che solo questa basterebbe e avanzerebbe.
CECCO: com’è la situazione?
BEPPE: mah, dopo la sconfittaccia con Capo d’Orlando direi che la situazione è come minimo preoccupante. Sinceramente, non mi sono messo ad analizzare nel dettaglio il calendario, non so neppure quante partite manchino alla fine del campionato, non so quante volte e con chi si giocherà in casa e quante volte in trasferta ma è chiaro che, dopo avere bruciato il potenziale vantaggio con la squadra sulla carta meno forte insieme con la Openjobmetis… saranno cavoli amari! E dire che la vittoria colta a Capo d’Orlando per merito esclusivo di Ukic era una manna piovuta dal cielo… Andando sul 2-0 nei confronti diretti, la salvezza sarebbe stata a un passo.
CECCO: prima c’era aria di fronda verso il presidente Coppa, ora anche i giocatori sono entrati nel mirino dei tifosi.
BEPPE: purtroppo la squadra è stata costruita in maniera sbagliata e se vogliamo distribuire un po’ di responsabilità a destra e a manca ce ne sarebbe per tutti. Guarda, ti dirò una cosa forse originale: per me la madre di tutte le colpe deve assumerla Gianmarco Pozzecco.
CECCO: spiegamela…
BEPPE: Pozzecco e chi lo ha assecondato nella madre di tutte le vaccate che hanno condotto a questa situazione e cioè alla rinuncia a De Nicolao. Pozzecco ha bocciato De Nicolao, la società gli ha dato corda, perchè in questo caso (a differenza di Polonara) non era una questione di costi ma una scelta puramente tecnica.
CECCO: s’era detto che De Nicolao pretendeva di giocare da titolare in quintetto…
BEPPE: l’ho sentita anch’io. Io gli avrei dato fiducia (lo dissi anche allora, non solo oggi che guida una delle squadre più forti d’Italia), ovviamente affiancandogli una guardia USA, magari di una certa esperienza, in grado di giocare anche playmaker per almeno una decina di minuti. L’anno scorso e quest’anno, ma anche per il futuro, il problema del playmaker sarebbe stato risolto, in squadra ci sarebbe stato un giocatore italiano importante in più e di sicuro non saremmo adesso in queste condizioni. Purtroppo a questo errore, a cascata, ne sono seguiti moltissimi altri, così ora siamo qui a tremare.
CECCO: giocatori inadeguati…
BEPPE: non solo inadeguati. Abbiamo parlato di De Nicolao e la cosa mi induce a parlare dell’importanza di avere in rosa dei giocatori italiani di un certo peso. Purtroppo ora c’è anche il problema di Cavaliero infortunato, situazione che, senza cercare attenuanti, ha influito moltissimo. Dopo la partita persa con Capo d’Orlando, coach Moretti ha detto testualmente: “Siamo stati sconfitti dalle nostre paure”. La mia impressione è che Moretti sia di un altro mondo: ma quali paure, questi giocatori non è che se ne freghino, non dico questo, ma non possono avere dentro quella consapevolezza delle situazioni che stanno vivendo proprio perchè ieri erano chissà dove, oggi sono qui e domani chissà dove saranno. Dicevo di Ferrero: non è un caso che proprio un giocatore italiano, modesto sin che si vuole per questi livelli, contro Capo d’Orlando abbia a un certo punto tirato fuori quell’orgoglio, quella grinta, quella voglia feroce di battersi che gli altri non hanno minimamente mostrato. Il fatto è che Ferrero sa dove e per chi sta giocando, sa cosa significa Varese nel basket, cosa vuole dire indossare quella maglia e giocare in quel palasport, sotto quei vessilli. Gli altri proprio no, e non è neppure colpa loro.
CECCO: certo che la partita di Wayns…
BEPPE: non voglio pensare che sia stata la conseguenza dell’arrivo di Wright che gli ha scippato il ruolo di playmaker…
CECCO: se si retrocede, sono dolori…
BEPPE: credo proprio di sì: è facile immaginare una fuga dello sponsor e di molti consorziati, pare che in società ci sia una situazione debitoria di un certo peso e il campionato di serie A2, o come diavolo si chiama, è molto impegnativo. Non dimenticare che nel 1993, se non ricordo male, a Varese non riuscì al primo colpo la scalata, eppure al timone c’era un certo Toto Bulgheroni… Altri tempi ma penso che oggi sarebbe ancora più difficile riuscire ad allestire una squadra in grado di vincere con certezza.
CECCO: bisognerà attendere che crescano i ragazzini dell’Ignis Varese… A proposito, mi sai dire che significato ha quella operazione?
BEPPE: mah, sinceramente no. I soliti maliziosi sostengono che sia un’operazione di disturbo orchestrata da Gianfranco Ponti dopo il “no” al suo ingresso nella Pallacanestro Varese, altri mi dicono che l’iniziativa sia partita da Fabio Tedeschi, figlio di Adalberto (allora marito di Midia Borghi) che fu per qualche anno presidente della grande Ignis. Altri ancora giurano che l’idea l’abbia avuta Dodo Rusconi, stanco di starsene a casa con le mani in mano e dopo un rifiuto ricevuto dalla Robur et Fides di occuparsi di giovani non so bene con quali mansioni.
CECCO: beh, Ponti e Rusconi potrebbero dunque avere avuto dei motivi di rivalsa nei confronti dei due maggiori club cittadini e operare sui giovani potrebbe rappresentare davvero un’azione di disturbo, anche economico…
BEPPE: attendiamo di vedere quale portata avrà l’operazione, poi ne discuteremo.
CECCO: il Varese, e parliamo di calcio, continua a non avere rivali…
BEPPE: devo fare ammenda: ti avevo detto all’inizio di stagione che, su indicazione di un amico che se ne intende, il Varese avrebbe vinto con 8-10 punti di vantaggio, che parevano una enormità. Ebbene, i punti saranno più di venti…
CECCO: ma la partita più importante il Varese la giocherà nella prossima estate, quando dovrà trovare i fondi per la serie D che, per essere competitivi, richiede grandi sforzi.
BEPPE: sono assolutamente d’accordo. Certo che quest’anno il Varese deve navigare davvero nell’oro… Un esempio: ha risolto il nodo Pià e, a quel punto, con il campionato già abbondantemente in saccoccia, quale motivo c’era di ingaggiare Piraccini? Solo un costo in più, penso non irrilevante. Va beh, meglio così, anche se io avrei tenuto da conto il denaro…
CECCO: ho letto, a proposito del progetto per il nuovo stadio, che il vicepresidente Galparoli ha un po’ raffreddato gli entusiasmi del presidente Ciavarrella…
BEPPE: eh beh, il nuovo stadio di Ciavarrella è un po’ ambiziosetto… Non andiamo a complicarci la vita facendo promessone, voliamo bassi e… vincenti. Senza dimenticare che il Varese gioca in Eccellenza… E con questo…
CECCO: e con questo… alla prossima! Una prossima che sia più ravvicinata!
BEPPE: giurin giurello! Promesso…

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