Fino a ieri avevamo solo l’identikit. Da oggi ci sono anche i nomi. A chi ci riferiamo? Ovviamente ai Capitani Coraggiosi pronti (o quasi) a rilevare la Pro Patria da Pietro Vavassori. Una prudente consegna del silenzio aveva impedito anche a chi scrive di rivelarne l’identità, ma l’articolo mattutino del quotidiano La Prealpina ha definitivamente cancellato l’embargo togliendo il velo sui potenziali acquirenti del club di via Cà Bianca.
Si tratterebbe (in stretto ordine di cavalleria) di Patrizia Testa (immobiliarista bustocca con la passione per il calcio) e, soprattutto, del palermitano (ma monzese di adozione) Salvo Zangari (in foto in alto). Quest’ultimo (imprenditore multitasking in varie attività tra cui quella prevalente alla Reply SpA) ha già un corposo curriculum in ambito pallonaro in qualità di consigliere del Monza ai tempi del presidente Solaroli e della consulenza tecnica di Seedorf e Bergomi e, come presidente, al Lecco prima e alla Pro Sesto poi. In entrambe le ultime esperienze ha avuto al suo fianco l’ex DS tigrotto Francesco Lamazza.
Assisteremo ad un amarcord? Possibile. Appena dimessosi dalla poltrona di numero uno alla Pro Sesto (lo scorso 11 giugno), Zangari salì al proscenio della cronaca quando nel 2013, dopo squalifica, multa e penalizzazione subita a seguito di cori contro Napoli e i napoletani durante un match con il Pontisola, garantì l’ingresso gratuito al “Breda” a tutti i nati da Roma in giù.
I due citati potrebbero ricevere un sostegno economico (e di mestiere) da altre figure del territorio già in passato legate alla Pro Patria (Zaro, Petenà ma non solo). Fatte le rispettive conoscenze grazie alla mediazione dell’assessore Armiraglio, ora è giunto il momento di misurarsi con l’esame Vavassori. Il patron sarebbe ad un passo dalla firma dell’accordo con Barilli per l’acquisizione del 34% della Reggiana con conseguente inevitabile parola fine alla soap opera biancoblu. Ma ne siamo davvero sicuri?             

Giovanni Castiglioni