“Ho fatto il mio, valuterà Palazzi” sono queste le parole rilasciate da Pulvirenti, ex numero uno del Catania, dopo sei ore di interrogatorio alla corte del procuratore federale, Stefano Palazzi. Circa otto quelle complessive in procura federale. Pulvirenti, secondo l’accusa, avrebbe tentato di combinare 5 gare del campionato di Serie B, tra cui quella al “Franco Ossola” contro il Varese, per salvare il Catania dalla retrocessione in Lega Pro. “Non so cosa succederà ora, io quello che dovevo dire l’ho detto. Ho fatto il mio, le valutazioni spettano al procuratore Palazzi” ha concluso Pulvirenti che, come riporta la Gazzetta dello Sport, ha confermato i nomi dei giocatori tra i quali figurano anche gli ex biancorossi Terlizzi (Trapani) e Bernardini (Livorno) e i giovani Fiamozzi e Barberis in forza al Varese nell’ultima stagione.

Il Catania, oltre alla retrocessione in Lega Pro, rischia anche punti di penalizzazione. Cittadella, Brescia e Lecce sono le tre squadre che hanno richiesto di essere ripescate in cadetteria (pagamento di un milione di euro a fondo perduto). Considerata anche la non iscrizione del Parma, non dovrebbero esserci dubbi sul ripescaggio del Brescia, mentre in seconda battuta dovrebbe arrivare quello del Lecce.
Per il ripescaggio in Lega Pro, la Pro Patria è la prima squadra ad averne diritto vista la retrocessione ai playout, ma a sua volta il club bustocco è coinvolto nell’inchiesta di Catanzaro. Il Pordenone nel frattempo ha già presentato la domanda, ma potrebbe a questo punto essere riammesso senza i 500mila euro a fondo perduto.

Restano agli arresti domiciliari l’ex direttore del Catania, Delli Carri, oltre a Di Luzio, Arbotti, Impellizzeri e Milozzi. Mercoledì Stefano Palazzi si recherà a Catania per una riunione con il sostituto procuratore, Sorrentino che servirà a fare un punto della situazione generale.

e.c.