20150315_200405Come tornare definitivamente in corsa in 90 tiratissimi minuti. Relatore Marcello Montanari che dipinge il successo sul Lumezzane con la consueta flemma: “Sono contento per i ragazzi, soprattutto per quelli che magari finora erano stati trascurati. Abbiamo fatto alla perfezione tutto quello che avevamo preparato“. La squadra sembra assumere partita dopo partita una fisionomia sempre più spiccata: “Penso che sia più importante lo spirito, al di là del modulo e degli interpreti. Avessimo giocato con questa intensità anche altre gare, probabilmente non le avremmo perse”. Sulla condizione fisica il mister ha una teoria piuttosto curiosa: “In questo momento è meglio giocare con le luci artificiali”.  Inevitabile un riferimento al match winner: “Terrani ha fatto un gran gol. Avrebbe giocato già domenica scorsa se non avesse avuto un problema al flessore”. E della Valeriana per D’Errico no? “Va capito. I ragazzi non sono tutti uguali. Lui magari è un po’ più effervescente degli altri”.
Chissà come lo gestirebbe Paolo Nicolato che si presenta in sala stampa con una faccia che è tutto un programma: “La differenza? L’ha fatta solo il gol. Comunque sono soddisfatto della prestazione. Al mio ritorno ho ritrovato un gruppo più maturo”. Il rosso a Ekuban? “Ha grandi qualità ma anche qualche lacuna. Se non le avesse, giocherebbe in Serie A”. Insomma, squadra che vai, e caso umano che trovi.
Se c’è uno per cui questa gara era tutto fuorchè banale, questo è Devis Nossa, ex di turno nell’amarcord domenicale: “Sapevamo che era una partita difficile e così è stato. Anche per un arbitro che ha il cartellino facile. Me lo ricordavo qui con il Monza (maggio 2013, ndr)”. Il ritorno allo “Speroni” ha riservato qualche luccicone: “Per me è stata una giornata particolare. Ci tenevo a fare bene. E’ stato strano entrare nell’altro spogliatoio, non ci ero abituato”. Possibilità di rivedersi prima della fine dell’anno? “Spero proprio di no. Vorrebbe dire che una delle due sarebbe retrocessa. Non voglio neanche pensarci”.
Per finire ribalta concessa a Giovanni Terrani e Fabio Lamorte, entrambi al proscenio con berrettino calato in testa. Ma uno ha la visiera davanti, l’altro dietro. Il significato? Sarà che il primo è un attaccante e l’altro un difensore…Facezie a parte, l’ex Monza si tiene stretto il gol vittoria: “Cosa ho pensato prima del tiro? Mah, ci ho provato ed è finita proprio nell’angolino”. Tra l’altro il Lumezzane è la sua vittima sacrificale: “E’ vero, in Coppa Italia avevo segnato e anche all’andata avevo determinato la loro autorete”. Finalmente un sorriso anche sul volto di Lamorte, ex vittima delle purghe del governo ombra: “Se gioca bene tutta la squadra, anche la difesa soffre meno. Pisani ci ha dato esperienza e concretezza”. Sì, d’accordo, ma perchè prima stavi a guardare? “Mi avevano detto che ero fuori squadra. Chi giocava al mio posto adesso non è più qui e…Come dite? E’ meglio così? Beh, io non posso dirlo”. Tranquillo, lo diciamo noi. E lo pensano tutti.

Giovanni Castiglioni

LA PARTITA