10 Pro-Alessandria botturiVincenzo Melillo 5,5: Avrebbe bisogno di fiducia. La trova solo a tratti. Omologato
Simone Perilli 5,5: Fisicaccio da granatiere e incertezze da cadetto. Inespresso
Fabio Lamorte 5,5: Esordio col botto. Una spallata galeotta gli toglie smalto e brillantezza. Calante
Adolfo Gerolino 5,5: Arruolato per guidare la difesa, si scopre allergico alla leadership. Ondivago
Giovanni Zaro 5,5: Mulina i trampoli con passione autentica e limiti innegabili. Intenso
Alessio Cannoni 5,5: Il jolly di un mazzo senza briscole. Straniante
Andrea Botturi 6: Frenato da veti e tendinite, rimane l’ultimo baluardo del fragile argine tigrotto. Laminato
Myles Anderson 5: La ribalta gli va larga. Servirebbe tempo e pratica. La Pro Patria non ne ha. Ingarbugliato
Lumezzane-Pro Patria Benedetti GuglielmottiDavide Guglielmotti 6,5: Quando suona la carica l’incedere è arrembante. Altra storia se il tema è diagonali difensive. Impetuoso
Erik Panizzi 5,5: Promette senza mantenere smarrendo la via nei meandri della fascia. Smagnetizzato
Marco Taino 6: Il Barba si scopre tuttofare causa esigenze di copione. Customizzato
Alessandro Cannataro 5,5: Quello vero si (intra)vede solo a Salò. Per il resto è un mediano ancora in cerca d’autore. Incompreso
Andrea Ulizio 5: Sarà il peso dell’anagrafe, ma due rossi in nove gare sono troppi per chiunque. Nevrile
Matteo Arati 6: Ostaggio del contratto, cerca la forma dribblando gli stop and go del palazzo. Vessato
Francesco Giorno 5,5: La teoria del suo talento. La pratica della prestazione in campo. In teoria non c’è differenza. In pratica sì. Astratto
Nicolas Bovi 6: Potenziale (quasi) senza limiti. Non sempre a fuoco nel dedalo di moduli biancoblu. Cangiante
Como-Pro Patria OliveiraManuel Romeo 5,5: Peso gallo in un ring di pesi welter. Tenue
Roberto Candido 7: Compasso letale e serpentine da invasato. E’ lui l’MVP d’inverno. Titillante
Giovanni Terrani 6: Non la passa neanche sotto tortura. Ma la stoffa è di buona qualità. Affilato
Allan Baclet 5,5: Aria da Rodomonte e muscoli di seta. Spacca in due il Novara ma s’immalinconisce lontano dall’area di rigore. Ispido
Andrea D’Errico 6: Un fenomeno con Como e Mantova. Poi qualche sprazzo e altrettante cadute di stile. Abrasivo
Matteo Serafini 6: Si presenta alla sua maniera con tre gol in tre partite. Lo spleen, però, non è quello degli anni ruggenti. Tiepido
Lorenzo Bianciardi, Matteo Casantini, Liam Graham e Filippo Moscati s.v.: Quattro presenze a testa con minutaggi frazionali. Periferici

Allenatori:
Lulù Oliveira 5,5:
La sua Pro Patria è bella (spesso) senz’anima (sempre). Parte con la samba. Finisce con il ballo del mattone. Spiazzato
Aldo Monza 5,5: Cinque punti in cinque gare (ma con il bonus Pordenone). Il piglio autoritario non gli giova granchè. Quadrato
Marco Tosi s.v.: Liscio sul campo. Gassato in sala stampa. A gennaio cercasi più sostanza che bollicine. Sospeso

Giovanni Castiglioni