E’ stato un fine settimana senza barriere e confini quello dell’Armata Brancalone Lombardia impegnata venerdì sera nello splendido palazzo del ghiaccio Konnedella “Resega” di Lugano per una esibizione con i Tori Seduti Piemonte, dov’è tornata sabato pomeriggio per un open day promozionale dedicato allo sledge hockey. Il doppio impegno agonistico e promozionale dell’Armata in Canton Ticino è stato “battezzato” dal grande ex dell’Hockey Lugano e della Nazionale Svizzera Flavien Conne (foto a sinistra) che si è presentato alla “Reseghina”… per iniziare una nuova carriera?
“Mi hanno invitato a questa iniziativa e sono venuto molto volentieri perché mi incuriosisce tutto ciò che non conosco – risponde Conne – Per me è  una grande novità che fino ad oggi avevo visto solo su You Tube. Dovermi muovere senza poter utilizzare le gambe è stata una sensazione strana e per di più dover giocare il disco! E’ stato come ricominciare da capo per imparare un nuovo sport”.
Questo doppio evento è una vera e propria rivoluzione: italiani che promuovono lo sledge hockey nel Paese dove l’hockey Balossetti ch è lo sport nazionale!
“In effetti questa cosa suona strana. Non so perché in Svizzera non si giochi a sledge hockey ma penso che non sia importante parlarne adesso che qualcuno viene da noi a promuoverlo. La giornata di oggi deve avere un seguito perché penso che lo sledge hockey come ogni altra disciplina sportiva per le persone con disabilità e non solo sia molto importante”.
Per le caratteristiche e i valori di uomo ed atleta che tutti ti riconoscono un tuo appello in questo senso ha un valore aggiunto.
“Ogni giovane con disabilità deve sfruttare ogni opportunità come quella di oggi per imparare una disciplina sportiva. Lo sledge hockey è affascinante perché c’è tanto da imparare. Prima cosa il fatto di far parte di un gruppo e poi la tecnica per muoversi velocemente sullo slittino e allo stesso tempo governare il disco. Un mezzo importante  per crescere in carattere e autonomia”.
A coordinare la missione dell’Armata sul ghiaccio della “Reseghina”, supportata dagli infaticabili volontari della Polha Varese guidati dall’eterno Roberto Marchiorato (nella foto del titolo), c’era il veterano dell’Armata e della Nazionale azzurra Bruno Balossetti.
“E’ stata una faticata ma ne valeva la pena – racconta il ‘Balosso’ – L’esibizione di venerdì sera nell’intervallo di Lugano-Berna davanti ad un pubblico di 8000 persone è stata fantastica. Oggi siamo tornati per accogliere chi vuole imparare e anche in questo caso non siamo rimasti da soli. Speriamo che da questa bella iniziativa possa nascere qualcosa che permetta all’Armata e all’intero movimento dello sledge hockey di accogliere nuove forze anche qui in Canton Ticino”.
Il Pontebb88-ReCalegaria che tessera giocatori austriaci e l’Armata in cerca di nuovi elementi in Canton Ticino è il segnale che vi siete arresi al fatto che in Italia l’allargamento oltre Lombardia, Piemonte, Alto Adige e Friuli Venezia Giulia sia improbabile?
“Arresi no ma i fatti dicono che anche solo pensare a nuove squadre in Italia sia difficile”.
Vicino a Balossetti, interviene anche l’altro totem della Polha, Marco Re Calegari (foto a sinistra).
“Il problema principale è rappresentato dallo scarso interesse dei giovani per il nostro sport che è sinonimo di fatica – dice il protagonista di 3 Paralimpiadi nell’atletica leggera – ma anche per i costi che una disciplina come la nostra comporta. La promozione è nel DNA della Polha e del suo presidente Daniela Colonna Preti. Oggi siamo qui per lo sledge hockey ma lo stesso vale in ogni altra occasione per tutti i nostri settori. A Lugano è arrivato qualche giovane che ha voluto provare lo slittino e le mazze. Nella stagione che sta finendo abbiamo inserito in squadra quattro facce nuove. Insomma, come si dice in questi casi, non perdiamo la speranza di raccogliere i frutti di una semina che per quanto ci riguarda è iniziata molti anni fa”.Armata in CH
Tornando al campionato italiano, a volare più in alto di tutti saranno le Aquile dell’Alto Adige?
“Penso proprio di si. E’ una squadra esperta e forte tecnicamente in ogni linea. Nettamente la migliore. Intanto noi sabato andiamo a Torino dai nostri amici Tori Seduti per tentare di ribaltare lo 0-2 che ci hanno rifilato nella prima partita di semifinale a Varese. Non sarà facile ma tutti noi crediamo ancora di poter dire la nostra per l’accesso alla finale scudetto”.
Sulla pista del ghiaccio della “Reseghina” di Lugano c’erano anche le telecamere della rubrica sportiva curata da Fabrizio Macchi in onda sulla “RSI LA2” ogni domenica alle 18.00 nell’ambito della trasmissione “Sport non Stop” (nella foto sopra da sinistra Flavien Conne, Bruno Balossetti ed Emanuele Parolin).

RB