X come Pro Patria. Beffardo no? E invece pare proprio sia la realtà se è vero che entro pochi giorni al posto della prima variabile delle equazioni posta nel calendario del Girone A di Lega Pro potrebbe (o dovrebbe) essere inserito il club biancoblu. Ma non doveva essere il Girone B? Già, infatti. Forse è il caso di mettere un po’ d’ordine.
Domani il Consiglio Federale che si terrà all’Expo ratificherà la riammissione tra i professionisti di Pro Patria e Messina in luogo delle neo retrocesse dalla giustizia sportiva Torres e Vigor Lamezia. A stretto giro di posta il Consiglio di Lega Pro sostituirà le quattro lettere dell’alfabeto (X, Y, W e Z) disseminate nei tre raggruppamenti con altrettante società. La logica (e i regolamenti della FIGC) vorrebbero che la Pro Patria fosse inserita nello stesso girone della squadra di cui va a prendere il posto. Quindi il B. Ma le variabili sembra siano invece state inserite proprio per mantenere un minimo di mano libera sulle composizioni. Quindi Girone A, quello settentrionale, con storie tese garantite dall’incrocio con la Reggiana (15 novembre e 24 marzo le date piccanti). In attesa del pronunciamento del Collegio di Garanzia del CONI che potrebbe riportare a 60 il format dei campionati. Chiaro no? Insomma…
Contestualmente, sempre il Consiglio di Lega potrebbe comunicare lo slittamento al 13 settembre dell’avvio della stagione. Alle società nel limbo fino a ieri sera (Pro Patria compresa) dovrebbe essere riconosciuta un’ulteriore settimana di preparazione. Possibile quindi un esordio allo “Speroni” con la FeralpiSalò dopo aver rinviato le prime due con Pavia e Cittadella. Solo un’ipotesi, niente di più. L’anno passato, per intenderci, il ripescato Arezzo scese in campo la prima volta nel turno infrasettimanale del 10 settembre (terza giornata) dopo che il campionato aveva preso il via nel weekend di domenica 31 agosto.
Ma quanto sopra è una buona o una cattiva notizia? Se un viandante ignaro dei guai del mondo passasse da Busto (o facesse un giro sui social) non incontrerebbe grande entusiasmo. Anzi. I motivi? I soliti e cioè l’incertissimo futuro societario, la squadra ancora tutta fare e la pagina nera del calcio scommesse che deve ancora produrre i suoi effetti in termini di punti di penalizzazione (meglio non dimenticarselo quando si parla di riabilitazione). Ma per l’ultimo aspetto ci sarà ancora da attendere.
Per i primi due invece no. La squadra andrà fatta in un amen dopo 34 giorni di preparazione in parte (purtroppo) inutili (anche se ieri è arrivato un successo per 1-0 con la Pro Vercelli). Quanto alla società il ritornello è quello di sempre: Vavassori non la iscriverà (o almeno così ha più volte ribadito). Possibile organizzare una cessione in pochi giorni? Il viandante di cui sopra non saprebbe rispondere.

Giovanni Castiglioni