Ha scelto Varese, ha scelto di scendere dalla Serie B all’Eccellenza per la squadra della sua città: ha fatto una scelta di cuore! Francesco Luoni, classe 1988, dopo aver vestito per 26 volte la maglia biancorossa nella scorsa stagione nella seconda serie italiana (1 gol), ha sposato il progetto della nuova società e ha deciso di fare un salto indietro di ben tre categorie.
Chi te lo ha fatto fare? “Bella domanda – sorride Luoni prima ancora di aprire bocca – dovresti dirmelo tu che il Varese lo segui da una vita, Serie C, Serie B, Dilettanti le hai fatte tutte senza battere ciglio e anche ora ci segui come se fossimo ancora in Serie B, stesso entusiasmo, stessa professionalità”. Francesco, rido io, non sono qui per parlare di me, ma per sapere di te… “Lo so – sorride ancora – diciamo che dopo la delusione della scorsa stagione, durante queste vacanze ho riflettuto molto; qualche offerta mi è arrivata, anche interessante, da squadre di Lega Pro. Le trattative non si chiudevano mai e così quando mi hanno chiamato qui non ho pensato, non ho ragionato, ho accettato seguendo il mio istinto, i miei sentimenti”.
Francesco LuoniCome vivi questa situazione dal professionismo al secondo gradino del dilettantismo, un passo gigantesco. “E’ vero, ma non me ne accorgo. Vengo sempre all’Ossola ad allenarmi, l’entusiasmo della gente è addirittura maggiore rispetto alla scorsa stagione e la nuova società sta facendo grandi cose in poco tempo. Siamo strutturati come una squadra di professionisti, non ci manca nulla e, scusa se è poco, gioco sempre e comunque nel Varese”.
Come hai vissuto quei quarantacinque giorni tra giugno e luglio con un alternarsi di speranze e delusioni per le sorti del Varese 1910? “Io ero svincolato, il mio contratto era finito. Inizialmente seguivo il tutto come un semplice tifoso che all’annuncio ‘E’ fatta, iscritti alla Lega Pro’ ha gioito e creduto che tutto fosse a posto. In quel periodo si stava concretizzando anche la possibilità che io tornassi a giocare e la delusione per la mancata iscrizione è stata quindi doppia. Ma sono comunque qui per ripartire insieme”.
L’Eccellenza, una categoria che non conosci. Compagni tutti nuovi, cosa ci puoi dire della nuova squadra? “Che siamo un grande gruppo. Venticinque persone messe in uno spogliatoio e poi buttati in campo a correre dietro a un pallone. Non sarà facile, soprattutto perchè si deve vincere e lo sappiamo benissimo, però si è creato da subito un feeling che ci può permettere di arrivare lontano. Ci sono in squadra ragazzi che per la categoria sono un lusso, ma preferisco che a parlare siano i nostri risultati e non le parole”.
Qui, insieme, per ripartire, per tornare su. Ci basta questo, caro Luo.

Michele Marocco