CECCO: caro Beppe, siamo al tran tran. O, come diceva invece un mio caro amico, al tram tram…
BEPPE: io non direi, qualcosa di particolare c’è sempre da commentare. Non ti è bastata la richiesta della Wada, l’agenzia mondiale antidoping, di escludere tutti gli atleti russi dalle competizioni internazionali di atletica leggera?
CECCO: è una vicenda lontana dal PalaWhirlpool e dal “Franco Ossola”, i palcoscenici di cui noi ci occupiamo di solito…
BEPPE: beh, non sto qui a dirti che la cosa ci riguarda da vicino, ma chiunque si interessi di sport non può far finta di niente…
CECCO: si è parlato subito di attacco politico alla Russia e a Putin…
BEPPE: il sospetto è forte, anche perchè recentemente le federazioni sportive russe avevano squalificato diversi loro atleti per doping, con provvedimenti prolungati nel tempo. Però è anche vero che negli stati dell’Est europeo qualcosa di poco chiaro c’è sempre stato. Basti ricordare ciò che accadeva nella DDR: la Germania Est aveva 16 milioni di abitanti e sfornava atleti di livello mondiale nello stesso numero di USA e URSS… E infatti, anni dopo, tutto è stato chiaro: doping di Stato.
CECCO: ma si arriverà all’esclusione degli atleti russi dalle Olimpiadi di Rio de Janeiro?
BEPPE: non credo che si arriverà a tanto. Il fenomeno esiste, la Russia darà l’impressione di essere più collaborativa con la Wada, verrà sacrificata qualche testa di atleta e di dirigente federale e poi tutto si acquieterà…
CECCO: insomma, il doping non è una questione che riguarda solo i ciclisti…
BEPPE: dove c’è professionismo, è molto facile incrociare il doping. Ho letto molti commenti qua e là, c’è chi invoca la liberalizzazione del doping e chi la fine del professionismo, tanto per citare due estremi. Ma siamo lontani dalla realtà, lo sport ad alto livello e il doping continueranno a vivere in simbiosi, con una certezza: il doping sarà sempre un passo avanti rispetto all’antidoping.
CECCO: senti, visto che abbiamo… sconfinato, ti chiedo qualcosa anche sulla vicenda Rossi-Lorenzo-Marquez…
BEPPE: ti dico ovviamente la mia. Chi ha deciso di far partire Rossi dall’ultimo posto ha clamorosamente toppato.
CECCO: perchè?
BEPPE: perchè, ammesso che Rossi avesse sbagliato nel penultimo gran premio, non si doveva impedire che l’ultima gara, quella che assegnava il titolo mondiale, non venisse disputata ad armi sportive pari. Parliamo di sportivi che guadagnano milioni di euro, una bella multa (se prevista dai regolamenti, che sinceramente non conosco) avrebbe permesso di punire l’eventuale colpevole senza alterare ciò che solo la pista aveva stabilito sino a quel momento e che solo la pista avrebbe dovuto continuare a stabilire.
CECCO: Marquez ha “protetto” Lorenzo…
BEPPE: sì, anche in maniera un po’ smaccata. Avrebbe dovuto stare dietro a Lorenzo con un distacco di 3 o 4 secondi, non stargli appiccicato. Ma, se ben ricordi, Petrucci si è tolto all’arrivo di Rossi e Dovizioso non ha opposto resistenza al momento del sorpasso (Iannone è caduto molto presto). Al di là dei rapporti personali tra Lorenzo e Marquez, che credo molto buoni, pensa che cosa sarebbe accaduto in Spagna se Marquez avesse deciso di fare la guerra al connazionale… E che cosa sarebbe accaduto in Italia se Petrucci e Dovizioso avessero reso più problematico il sorpasso di Rossi? Crucifige!
CECCO: parliamo già da un sacco di tempo e non abbiamo neppure cominciato i nostri temi preferiti… Che mi dici della dimostrazione di affetto nei confronti di Roko Ukic, con tutti quei fogli A4 sventolati al PalaWhbirlpool?
BEPPE: vuoi la verità? Mi sono detto che i tempi sono proprio cambiati, come è normale che sia, e che la gente al palasport è proprio cambiata, come è normale che sia.
CECCO: spiegati meglio…
BEPPE: tre anni fa tutta Varese s’illuminò d’immenso per gli “indimenticabili”. Ma che cosa avrebbero dovuto fare i tifosi della grande Ignis o, molto più vicini a noi nel tempo, quelli dei Roosters? Quanto a Ukic, che cosa si sarebbe dovuto fare quando, ad esempio, Raga, Morse e Meneghin se ne andarono dalla Pallacanestro Varese (ciascuno con motivazioni diverse e particolari)? Dico questo con tutto il rispetto per Ukic, ottimo giocatore ma non certo fenomeno…
CECCO: va beh, tu torni ai tempi di Carlo Cudega…
BEPPE: e infatti l’ho premesso: i tempi sono cambiati, la gente è cambiata. E’ tutto normale. E mi spiego anche questa iniziativa nei confronti di Ukic…
CECCO: e cioè?
BEPPE: i tifosi hanno identificato nel croato l’àncora di salvezza di una squadra oggettivamente molto debole e cercano di preservarla, di non perderla. Comunque va benissimo così, tutto serve a far parlare, il marketing è importante, anche se in questo caso l’iniziativa non è partita dalla società.
CECCO: il Varese Calcio non perde un colpo…
BEPPE: mi ripeto e insisto: sta vincendo troppo e troppo facilmente!
CECCO: esagerato…
BEPPE: penso che ci vorrebbe qualche partita un po’ “zoppicante”, che faccia ipotizzare una crisetta, che faccia almeno un po’ discutere. Altrimenti tutto passa per scontato…
CECCO: in effetti, che il Varese vinca è abbastanza scontato…
BEPPE: lo è assolutamente, non faccio che dirtelo e poi ricordartelo. Un dettaglio: Gazo e Pià non li abbiamo ancora visti, pensa un po’… Merito 1) a chi ha messo i tanti soldi necessari per questa squadra e 2) a chi ha scelto i giocatori.
CECCO: e anche l’allenatore…
BEPPE: e l’allenatore, certo, perchè non sempre chi è più forte poi riesce a vincere. Ma chi è troppo più forte di solito ce la fa…
CECCO: un’ultima questione…
BEPPE: stop, tempo scaduto! Annotala per la prossima volta.
CECCO: alla prossima , allora…
BEPPE: ma certo, alla prossima!

Cecco&Beppe