La notte porta consiglio e, dopo la giornata fiume di ieri, a ore è atteso il verdetto d’appello del processo Dirty Soccer. In soldoni, non più tardi di oggi pomeriggio la Pro Patria conoscerà (quasi) definitivamente il destino della prossima stagione. La Serie D in caso di conferma della semi assoluzione della Torres. La Lega Pro in caso contrario (ovvero retrocessione dei sardi).

Il secondo grado di giudizio non ha offerto particolari novità rispetto al primo con la battaglia legale che è gravitata intorno alla valutazione dell’illecito sportivo addebitato alla società rossoblu. A stridere la mitezza della pena (2 punti di penalizzazione e 25.000 di multa) inflitta a fronte della responsabilità diretta del presidente Capitani (tra l’altro, comunque inibito per 5 anni). Per farla breve, la Pro Patria rischia una penalizzazione maggiore quando verrà giudicata la “sola” responsabilità oggettiva dei suoi tesserati. Starà quindi alla commissione giudicante presieduta da Gerardo Mastrandrea confermare o meno l’impianto accusatorio circoscritto dal vice procuratore federale Gioacchino Tornatore.

A margine nel pomeriggio (ore 15, Stadio “Silvio Piola”) la Pro Patria affronterà la Primavera della Pro Vercelli in un ulteriore test sulla strada del campionato prossimo venturo. Per il quale (in attesa di conoscere la categoria di competenza) è valida una sola certezza. Non comincerà il 6 settembre.

Giovanni Castiglioni