CECCO: Beppe, non so più da che parte cominciare: la Openjobmetis già in crisi, l’aiuto con tempistica quasi provocatoria di Gianfranco Ponti alla Handicap Sport di basket in carrozzina, il Varese Calcio che rallenta… E poi la scorsa settimana non abbiamo neppure speso due parole per Ivan Basso che ha annunciato il ritiro…
BEPPE: eh, lo so… Ma mica possiamo stare qui tutte le sante settimane a disquisire per ore e ore… Dai cominciamo…
CECCO: beh, la precedenza ce l’ha la Openjobmetis, anche perchè è la più seguita tra tutte le nostre realtà sportive.
BEPPE: il problema è uno solo: le nozze con i fichi secchi sono sempre difficili. Pare che Bruno Arrigoni si sia lasciato sfuggire il fatto che la società gli abbia messo a disposizione solo 900 mila euro per fare la squadra e con questa cifra non si va certo molto lontano…
CECCO: eh beh, si sapeva che la Pallacanestro Varese non naviga nell’oro, a dispetto dell’ottima idea del consorzio…
BEPPE: ottima in teoria, in pratica le cose stanno diversamente. Quando la cosa venne concepita, anni orsono, da Lo Nero e da Vescovi, credo che il traguardo fosse di raggiungere, nel tempo, i 150-200 consorziati. Oggi mi pare che siamo più o meno a quota 70 e se consideri che, come in ogni famiglia che si rispetti, c’è qualche “figliolo” un po’ problematico, che nel caso in questione significa insolvente, i conti li possiamo immaginare…
CECCO: va beh, che fare allora?
BEPPE: una settimana fa ti avevo detto che io avrei atteso un paio di partite prima di prendere una decisione. Nel frattempo ci sono già stati due infortuni e nel caso di Galloway, se possibile, cercherei già il taglio. Ukic, secondo me, è meglio di tutte le altre guardie, Wayns compreso, vedremo se il contratto di due mesi sarà prolungato oppure no.
CECCO: a Milano si è visto che fisicamente e atleticamente la squadra non regge contro certi avversari. E poi il decimo della EA7 è meglio dei nostri giocatori più forti… Penso ad esempio a Hummel…
BEPPE: beh, non so da dove sbucasse questo Hummel che ha dato la svolta alla partita ma posso assicurarti che per fare il suo ingaggio ci vogliono quattro o cinque della Openjobmetis e non ti parlo dei fisioterapisti o di chi sta alla cassa la domenica ma di quelli che vanno in campo… Ma Milano non fa testo, persino Faye, che atleticamente è il più forte dei nostri giocatori, ha pagato fortemente dazio…
CECCO: ora contro Pesaro è già battaglia per la salvezza…
BEPPE: sono contro ogni drammatizzazione ma è fuor di dubbio che domenica sarà già una partita di grande importanza, che Varese affronterà con il cuore in gola. Perdere sarebbe micidiale. Hai visto che il mio amico che aveva visto l’altra settimana una Caserta scarsissima ha poi avuto ragione? Se Torino ha vinto in Campania significa che la squadra di Dell’Agnello è veramente da ultimissimi posti e la Openjobmetis si è fatta battere in casa… Stiamo freschi!
CECCO: ho imparato da te a essere un po’ perfido: l’ingresso di Gianfranco Ponti nella Handicap Sport di basket in carrozzina mi sa tanto di provocazione alla Pallacanestro Varese in crisi…
BEPPE: in effetti l’osservazione è perfiduccia… Mah, a volte a pensare male ci si azzecca, come diceva quel sant’uomo di Andreotti, però non bisogna sminuire a gesto polemico o provocatorio un aiuto che va a una realtà così particolare come quella dello sport disabile, seppre di alto livello, come in questo caso (Varese gioca in serie A).
CECCO: come reagirà la Pallacanestro Varese, con la quale la Handicap Sport è praticamente consociata?
BEPPE: non credo ci saranno problemi. Piuttosto mi piacerebbe conoscere nei dettagli i termini della questione portata lo scorso anno da Ponti e rigettata dal consorzio che controlla la Pallacanestro Varese. Ma credo che non lo sapremo mai.
CECCO: il Varese ha rallentato a Mariano Comense…
BEPPE: mah, non vedo il problema: l’Ardor ha perso, il Varese è in testa alla classifica da solo e continuerà a giocare così così ma a fare risultato perchè è la squadra più forte.
CECCO: qualcuno dirà che non ha vinto perchè non c’erano i tifosi al seguito…
BEPPE: mi pare di averti già detto come la penso. Diciamo che le colpe dei padri ricadono sui figli: chi più di vent’anni fa ha creato la rivalità con Como e chi ha provocato gli incidenti di Mariano Comense nel campionato di serie D 1993-94 ha la vera responsabilità della giusta decisione del prefetto di Como. Il quale, per inciso, ha fatto risparmiare allo Stato alcune decine di migliaia di euro di servizio d’ordine…
CECCO: chiudiamo con Ivan Basso?
BEPPE: mah, mi spiace ridurre a due parole un evento così importante. Basso è uno che ha vinto due volte il Giro d’Italia e si è battuto da grande protagonista al Tour de France. La speranza è che proprio ora, a fine carriera, abbia davvero vinto la sfida più importante della sua vita, quella contro il tumore. Ed è anche il caso di ricordare come la malattia sia stata scoperta grazie ai controlli dopo una caduta, dunque in modo del tutto casuale. Magari un ritardo di qualche mese (perchè prima o poi il problema sarebbe affiorato) avrebbe reso tutto più problematico. Un caro saluto a Ivan il Grande, con l’augurio di restare nel ciclismo con un ruolo che lo possa appagare e che continui a tenerlo a stretto contatto con tutti i suoi tifosi.
CECCO: bene, abbiamo finito anche per questa settimana… Alla prossima?
BEPPE: ma certo, Cecco, alla prossima!

Cecco&Beppe