Immaginatevi la serie C1 come un treno che, attraente e luccicante – non per nulla adesso si chiama C Gold -, ti invita a provare le sue carrozze. Che fai, non sali? Il Basket Casorate, come diverse altre realtà in Lombardia, l’invito non se l’è fatto ripetere due volte. Giusto qualche minuto per tornare su riflessioni e considerazioni già fatte e, zac, un bel balzo. Pronti e convinti verso una nuova avventura.

“Premessa doverosa: a tutti noi – dice Carlo Speroni, general manager del Basket Casorate -, piacerebbe, e piace, molto di più vincere i campionati sul campo ma, in tutta oggettività, l’occasione che ci si è presentata davanti  con l’allargamento dei campionati era davvero troppo ghiotta per rinunciarvi. Così, abbiamo dato sostanza a pensieri che avevamo già formulato durante la stagione quando, seppur come ipotesi, il CRL aveva cominciato a ventilare l’idea di una riforma. Poi, in corso d’opera, verificati con attenzione gli aspetti economici ed organizzativi abbiamo capito di essere attrezzati per il salto. A giugno abbiamo inoltrata la domanda che in seguito è stata accettata ed ora, molto contenti, eccoci qui intenzionati a raccogliere una sfida che è a 360 gradi perchè coinvolge il nostro club sia sotto il profilo tecnico, sia per ciò che attiene alla struttura della società. Infine, non di poco conto nel formulare la domanda di partecipazione alla C Gold è stata la presenza del nuovo allenatore Wannes Pomelari che, tornato da noi dopo la bellissima stagione 2011-2012, ha spinto sull’acceleratore della C1 ritenendo giustamente la categoria una vetrina molto più interessante tecnicamente e rilevante per la sua visibilità”.

Quali i “fondamentali” su cui avete costruito la squadra per il 2016?
Primo obiettivo, di grande importanza, che abbiamo inseguito: ringiovanire il gruppo dandogli il taglio giovanilistico voluto da coach Pomelari. A conti fatti ci siamo riusciti perchè, oggi, solo Kapedani e Bordignon sono over-30. Secondo obiettivo centrato: cercare giocatori giovani, vedi Turano o Tedoldi che fossero animati dalla voglia di essere protagonisti. Certo, stante il mix che ne è uscito sappiamo di dover affrontare diverse sfide e siamo consapevoli che presentarsi al piano di sopra con una carta d’identità molto “verde” rappresenta un’incognita. Però, siamo convinti che la bontà del lavoro svolta da Pomelari in palestra, gli sforzi profusi dai ragazzi e il motore delle motivazioni – ognuno, in fondo, ha qualcosa da dimostrare -, ci daranno una mano a fare bene. Detto questo, la squadra è composta dai confermati Bordignon, Preatoni e Barbera e dai nuovi arrivi Enrico Pitton, playmaker con esperienze in C1 e B2  in centro Italia; Stefano Marusic, play classe ’95 che torna a Casorate dopo un anno a Cadorago; Federico Turano, guardia classe ’96 che dopo tra anni in prestito nelle giovanili a Legnano torna a casa con la prospettiva di ritagliarsi spazio e momenti di gioco in categoria;  Marco Tedoldi, ala piccola classe ’94 che approda in gialloblu con grandi aspettative dopo l’anno da “sparring” trascorso alla Sangiorgese; Niccolò Portaluppi , guardia che arriva alla nostra corte voglioso di misurarsi con la C1 dopo anni di buonissimo apprendistato nelle categorie inferiori; Giovanni Frontini, ala grande, visto a lo scorso anno a Nerviano e in possesso di esperienza in categoria; Ermal Kapedani, centro di 207 cm., classe ’85, cresciuto nelle nostre giovanili ma “emigrato” presto in piazze prestigiose – Casalpusterlengo, Omegna, Ostuni, Saronno, Lucera, Loano, Vigevano – in cui ha prodotto un curriculum cestistico di tutto rispetto. A completare il gruppo ci saranno i due Under Barbera e Ceserani”.

Obiettivo nel mirino?
“Il sogno è quello di conquistare una salvezza tranquilla consapevoli che, con la formula in uso nel prossimo campionato – le prime otto ai playoff, la nona di ferma, dalla decima alla quindicesima playout, la sedicesima retrocede -, salvarsi bene potrebbe voler addirittura dire accedere alla post-season. Ma questo – conclude realisticamente Speroni -, oggi pare un traguardo davvero troppo lontano…”.

 

 

                       Massimo Turconi