Semplicemente contagioso l’entusiasmo che si percepisce e che arriva ad invadere ogni appassionato di calcio atto a varcare la soglia di via Ca’ Bianca, sede della società Antoniana Calcio. E si sa che talvolta l’entusiasmo spinge persino oltre ogni più rosea previsione, quasi a sfiorare qualcosa che solo ad agosto era impensabile e lontano dai piani di qualunque addetto ai lavori marchiato giallorosso. Sfiorare, appunto, perché poi bisogna anche scontrarsi con una realtà che si ciba di esperienza, maturità e concretezza e che non fa certo sconti. Ed è proprio in un quadro simile che si colloca la stagione dell’Antoniana, una stagione positiva, talvolta sorprendente, ma colorita anche da qualche piccolo rammarico.
Partendo dalle premesse iniziali, che vedevano in cima alle priorità assolute la salvezza, e non poteva essere diversamente per una neopromossa, non si può non essere soddisfatti, visto che i bustocchi hanno raggiunto tale obiettivo con determinazione e senza troppi indugi. Ma in un campionato così equilibrato, dove molti verdetti si sono decisi negli ultimi 180 minuti e dove anche un solo punto in più, o in meno, ha fatto la differenza, non era certo utopistico pensare, ad un certo, di collocare la formazione di mister Dall’Orso fra le prime cinque classificate.
antoniana progetto staffNon posso dire nulla su quest’annata, che è stata sicuramente positiva – afferma il presidente Francesco Cosentino – ma confesso anche che ho tirato un po’ le orecchie ai ragazzi, perché proprio alla fine abbiamo mollato il colpo, quando in realtà ci siamo resi conto che potevamo aspirare a qualcosa in più”. Già perché se il risultato finale è stato un 9° posto raggiunto con 45 punti, non si può non osservare che la zona calda fosse a “sole” nove lunghezze di distanza, un traguardo non certo irraggiungibile, come conferma lo stesso Cosentino: “Dopo il derby perso in casa con il Cas ci siamo seduti, non abbiamo reagito a quella sconfitta e non abbiamo più avuto continuità di risultati. Penso sia un peccato, basti pensare che delle prime 5 della classe abbiamo fatto punti con tutte o quasi, ma non facciamo drammi e per essere il primo anno in questa categoria va bene così”. Infine un plauso ai ragazzi ed un occhio al futuro: “Con questo gruppo devo complimentarmi per la correttezza, l’educazione e per l’impegno profuso: hanno avuto coraggio nell’affrontare questo campionato. Un plauso anche al mister che non aveva un compito facile, visto che ha preso in mano la squadra da novembre, ma ha saputo lavorare bene e raggiungere gli obiettivi, anche per questo lo abbiamo riconfermato. Ora proveremo a rinforzare ulteriormente questa squadra, ci piacerebbe essere protagonisti il prossimo anno”.
Sarà nuovamente mister Dall’Orso al timone di questa compagine, ma questa volta avrà la chance di coadiuvare il gruppo fin dalla preparazione: “E’ un piacere per me continuare quest’avventura, continuare a lavorare con questo gruppo con cui mi sono trovato benissimo, anche perché fatto di persone serie e di grandi lavoratori. Sicuramente ripartiamo da quanto di buono è stato fatto, da un campionato positivo, e sicuramente il nostro obiettivo primario sarà ancora la salvezza, certo è che con un anno di esperienza in più sulle spalle non è detto che non sarà possibile ottenere risultati ancora più ambiti, di sicuro non ci tireremo indietro”. “Quest’anno ci è mancato qualcosa alla fine, ci è mancata freschezza ed anche un pizzico di fortuna, ma non possiamo dimenticare da dove siamo partiti: era il nostro primo anno in questa categoria, e siamo stati bravi a giocarcela con tutti. Ripartiremo proprio da qui e dal nostro entusiasmo”, chiosa infine il tecnico.
Antoniana-BesnatesePortavoce dell’entusiasmo dei ragazzi è capitan Barnaba Pastanella, da 4 anni giocatore della squadra bustocca e da 3 punto di riferimento con la fascia al braccio. “E’ stata una bella stagione, intensa, ed abbiamo ottenuto buoni risultati ma devo essere sincero, non avevo grossi dubbi fin dall’inizio perché conosco bene questo gruppo, so quanto siamo uniti e sapevo anche che ci saremmo potuti togliere diverse soddisfazioni e così è stato”. “Purtroppo siamo mancati un po’ alla fine – continua il capitano – abbiamo peccato soprattutto in quelle gare decise da episodi, che non siamo stati bravi a girare a nostro favore, soprattutto dal derby con il Cas in avanti, ma credo che anche questa sia esperienza, sia qualcosa da mettere nel bagaglio per fare ancora meglio il prossimo anno”. Su cosa puntare per una stagione da protagonisti? “Certamente sui giovani, perché oggi fanno tantissimo. Mi hanno stupito molto Gorletta ed El Harrouchi, per capacità ed impegno; in questa categoria li reputo tra i più forti nel loro ruolo e credo che la società dovrebbe integrare la rosa con giocatori di simili”. Non mancano le lodi nemmeno per il coach, subentrato a stagione in corso a mister Visentin: “Mister Dall’Orso ha avuto l’intelligenza di entrare in punta di piedi, con delicatezza, in un gruppo ben consolidato. E’ molto preparato ed ho tanta stima per lui, ma credo che la stima sia reciproca così come credo che ripartire con Dall’Orso dall’inizio potrebbe essere un vantaggio ulteriore per approfondire di più la conoscenza, per migliorare il rapporto umano ed il lato comunicativo”. Ed il futuro? “Questa è casa mia ed è sempre la mia prima scelta. Penso, in tutta onestà, di essere un ottimo esempio per impegno e spirito di sacrificio. Sono un capitano di quelli che rompe le scatole, me lo dico da solo, ma cerco di trasmettere sempre la mia voglia ed il mio entusiasmo. Mi auguro che la società confermi il 90% di questo gruppo, perché l’ossatura per fare bene c’è, perché sono certo che non chiuderemmo un’altra annata con quei rimpianti che oggi sono l’unico neo in una stagione estremamente positiva, insomma dateci fiducia, non ve ne pentirete”.

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Mariella Lamonica