lo nero e laurenza Nel Varese non c’è solo la squadra agli ordini di mister Bettinelli; c’è anche la squadra di lavoro guidata da Nicola Laurenza, numero uno del club che oggi ha ufficialmente comunicato l’incarico di amministratore delegato. Fino alla scorsa stagione questo ruolo è stato ricoperto da Enzo Montemurro, a raccogliere il suo testimone è Michelo Lo Nero, editore del quotidiano locale La Provincia, ed ex presidente del Consorzio Varese Nel Cuore. L’obiettivo dell’ultimo arrivato, ma che in realtà è già al lavoro da due mesi, è quella di risanare le casse della società partendo dal risparmio, ma senza rinunciare agli investimenti.
“Ringrazio i dipendenti che non ci sono più e quelli che sono rimasti – esordisce Laurenza – che hanno sofferto con noi durante l’anno. Oggi si chiude un percorso iniziato un mese fa: presento l’ultimo tassello del mio Varese 2.0. che è Michele Lo Nero. Io sono uno dei consorziati storici di Varese nel Cuore – aggiunge –. Ho dato fiducia e sostegno a quel progetto perché mi è piaciuto quel modello di business. Ho avuto modo di apprezzare il suo lavoro e nel momento in cui ho appreso che aveva dato le sue dimissioni chiudendo un ciclo, visto che ero in cerca di cavalli di razza, cavalli vincenti, ho voluto avvicinarlo; l’ho inseguito e corteggiato più di quanto si può fare con una bella ragazza. Michele mi è stato fattivamente vicino nel travaglio economico e finanziario prima da amico e poi da consulente. Sono contento che abbia accettato l’incarico”.

“Per me è un onore poter rappresentare il nuovo Varese – le prime parole del nuovo ad –. Mi metto a disposizione di società, dipendenti e tifosi con la massima umiltà. Abbiamo in mente un piano di ristrutturazione forte, chiaro e credibile. Nei prossimi mesi lavoreremo su questo e speriamo che sia condiviso da tutti e rispettato. Non ci sarà solo riduzione di costi, ma anche aumento dei ricavi. Lavoreremo su tutti i campi. Prenderò l’esempio del nostro allenatore Bettinelli che ha preso in mano una squadra oramai retrocessa per mentalità. Ha rischiato portando avanti una squadra che riteneva vincente. La mia è un’avventura che reputo difficilissima, ma fattibile. Farò come il mister e farò di tutto per vincere questa sfida anche fuori dal campo. Metterò la mia testa e il mio cuore. Penso ad un piccolo grande Varese, cioè una piccola società, ma di grandi valori. La scelta di promuovere Marco Caccianiga a capo dei giovani è chiara. Vuol dire che abbiamo promosso i valori, i principi, i giovani. Il nostro sogno è che sia un onore per la città indossare la maglia del Varese.; è una maglia dove ci si identifica. Ringrazio la mia famiglia, mia moglie e la mia bambina perché le avevo promesso più tempo e invece dopo due mesi ho intrapreso questa nuova difficile avventura. Stare accanto a me non è semplice e ringrazio chi avrò di fianco nella quotidianità”.
Il Varese 2.0 non prenderà come modello il Consorzio: “Non cercheremo di fare una multiproprietà – dice Lo Nero –. Io faccio ancora parte di quello del basket. Cercheremo di coinvolgere ancora di più i tifosi e soprattutto di far entrare grandi investitori nel Varese. Ci vorrà tempo perché la credibilità si costruisce passo dopo passo. Ringrazio tutti i consorziati, collaboratori e partner della  Pallacanestro Varese; se sono qua è prettamente merito loro”.

Il risanamento delle casse va di pari passi con la costruzione di uno stadio nuovo? “Cambiare business è la chiave di volta per trasformare il bilancio in positivo – risponde Laurenza –. Lo stadio più il centro sportivo possono essere dei ricavi, oggi per noi sono dei costi. L’Ossola non si presta ad essere adattato a ristorazione, commerciale e merchandising”. “Tuttavia oggi non è la priorità – aggiunge Lo Nero -. Prima pensiamo al piano di risanamento”. Inevitabilmente riguarda anche il calciomercato: “Abbiamo la massima fiducia nel nostro ds che sa le esigenze della società. La permanenza in B è imprescindibile per i ricavi e per l’amore che hanno i tifosi. Abbiamo alcuni contratti importanti e costosi. Ieri per la prima volta sono stato a Morgex, ho conosciuti i ragazzi e ho visto un ambiente carico. Devono essere d’esempio”.
La sfida più grande è quella di evitare altri punti di penalizzazione: “Il piano sarà credibile e dovrà essere rispettato. L’ok a Laurenza l’ho dato solo l’altro ieri. Dunque a settembre non so con certezza a che punto saremo, ma da ottobre saremo sicuramente a regime”.

dirigenza L’essere editore di un quotidiano cittadino non l’ha spinta a dire no? “Me lo sono chiesto ed è stato uno dei motivi per cui a Nicola ho detto no all’inizio. Poi ho pensato che il bene del Varese era più importante di questo. Ho parlato con il direttore del giornale e con chi segue lo sport, faranno il loro lavoro anche in modo più duro e più severo. A dicembre ho preso La Provincia per salvarla e non ci sono mai state ingerenze. Ai miei giornalisti dico di criticarmi subito”.

In seguito la parola passa alle altre due nuove figure. Giuseppe D’Aniello in realtà non è una faccia nuova, ma avuto l’incarico di direttore generale. “D’Aniello è un napoletano che nel progetto ci sta perfettamente – commenta il presidente -. È il miglior generale che potessi avere. È il responsabile dell’operatività dell’azienda. La sua è una promozione che mi rende fiero; ha dimostrato costanza, tenacia, dedizione al lavoro. Lui cura sempre ogni singolo dettaglio”.
“Ringrazio il presidente pubblicamente per la stima. Ringrazio Michele perché ha voluto la mia spalla, sarò sempre al suo fianco” le parole del direttore generale.
L’altra new entry è Marcello Vitella, nuovo responsabile marketing e comunicazione: “Ci conosciamo da 25 anni. La sua azienda di comunicazione Consel ha dato una grande mano ad Oro in Euro, settore merceologico un po’ in crisi. Anche lui l’ho corteggiato per mesi”.

“Nicola, non ti dico grazie perché spero di poterlo fare con i fatti” il commento di Vitella.

La nuova squadra dirigenziale è completa, l’obiettivo è quello di salvarsi sul campo e anche finanziariamente. Le idee sono chiare, a parlare saranno i fatti.

Elisa Cascioli