Vincenzo Melillo 6,5:  Lo stellone è dalla sua. Mette un paio di pezze guadagnando la giornata. Invitto
Davide Guglielmotti  6:  La briglia non è sciolta come al solito. Risparmioso
Adolfo Gerolino  5,5:  Guida la linea con piglio da film muto. Soffuso
Giovanni Zaro  5,5: Mulina le pertiche procurando qualche brivido. Irrequieto
Marco Taino 5,5:  Il Barba rimpiange i bei tempi a centrocampo. Nostalgico
Roberto Candido  6:  Si accende nella ripresa quando ha campo da attaccare. Sfrontato (dall’85’ Giovanni Terrani  s.v.: Gli spiccioli di gara non gli garbano e si vede. Inappagato).
Nicolas Bovi  6,5: Sfiora il bersaglio dalla distanza mostrando nerbo finchè c’è birra in corpo. Fermentato
Alessandro Cannataro  5,5:  C’è ordine ma non il pelo necessario a quelle latitudini. Flou. (dall’82’ Lorenzo Bianciardi  s.v.: Timbra il biglietto in vista del capolinea. Passeggero).
Andrea D’Errico  5,5: Non è al top e il grip nel motore gli regala un pomeriggio ansioso. Fibrillante
Matteo Serafini  6,5:  E’ l’Ibrahimovic della categoria (Cesare Albè dixit). Serve fosforo in mediana? No problem! C’è il Capitano. Multitasking
Filippo Moscati  6:  Prova ad incidere senza dare nell’occhio. Abbottonato. (dal 55′ Alessio Cannoni  5,5: Ha una chance da esterno. Non se la gioca al meglio. Sottile).
Allenatore: Lulù Oliveira  6: In dieci si gioca meglio. Lo diceva Liedholm. Comincia a pensarlo anche Lulù. Formattato
Arbitro: Lorenzo Bertani di Pisa (Biasini / Bianchini)  5: Prende la targa di D’Errico e non si dà pace fino a quando non lo caccia. Virale

Giovanni Castiglioni