Tenetevi forte. Anzi no, state pure comodi che fa lo stesso perchè il mercato della Pro Patria non si è chiuso esattamente con il botto.
Tutto secondo copione, sia chiaro, viste le ristrettezze in cui ha dovuto operare il ministro rigorosamente senza portafoglio Pippo Antonelli. Con la cessione del club procrastinata a non prima di settimana prossima (e siamo al rinvio numero…beh, lasciamo perdere), sono stati solo tre (come invocato da Lulù Oliveira) i colpi messi a segno in via Cà Bianca. Ricapitolando: prestiti per Alain Baclet (attaccante esterno franco-ghanese classe ’86 con poca fortuna realizzativa nelle ultime stagioni dopo l’exploit di Arezzo nel 2008/09) e Alessio Cannoni (difensore destro del ’93 di scuola Siena), mentre è stato acquisito a titolo definitivo Andrea D’Errico, rapido attaccante ex Barletta (6 reti in 86 presenze in Lega Pro).
Difficile pensare che con questi innesti la Pro possa cambiare volto e, soprattutto, con i numeri di cui sopra, la sensazione è che la palla nel sacco la dovrà mettere ancora il resiliente Serafini. Quantomeno il Falco potrà ora contare su qualche scelta in più nell’attesa della beata speranza che anche la meglio gioventù tigrotta possa bruciare le tappe della crescita. Per tutto il resto, ci sono sempre gli svincolati, un mercato senza scadenze dove pescare (volesse il cielo) qualche frutto di stagione.
Intanto sabato seconda tappa del campionato al “Fortunati” per incrociare le armi con il Pavia dagli occhi a mandorla, corsaro all’esordio con il Bassano. Poi infrasettimanale allo “Speroni” con l’Albinoleffe (mercoledì 10 alle 20.45), monday night al “Menti” con il Real Vicenza (lunedì 15 ore 20.45) e amarcord casalingo con il Novara (sabato 20 alle 16). Cinque giornate e nessuna gara la domenica. Quasi un record, per una stagione (quella biancoblu) che si annuncia poco festiva e molto feriale.

Giovanni Castiglioni