Una delle formazioni senz’altro protagonista degli ultimi quattro campionati Greov è il Football Club Bernaschina di Malnate. La storia di questa compagine inizia, ufficialmente, nell’ormai lontano 2007 dalla fusione fra il GB HSQ (leggasi Giorgio Bernaschina) e il Cocinos, come ci racconta Riccardo Ratti, organizzatore del Campionato Greov. Grande personaggio che ha, senza ombra di dubbio, aiutato questo connubio è stato Giorgio Bernaschina, indimenticato presidente del Club malnatese. Egli è andato incontro a questo gruppo di ragazzi mettendo a loro disposizione quanto chiedevano in cambio di spirito di gruppo, di serietà nell’impegno, di educazione dentro e fuori dal terreno di gioco.
Questo suo modo di fare erano le risposte alle ostilità delle persone; era un rispondere all’egoismo che sta primeggiando in tutto e su tutto; il suo interesse al sociale e alla collettività erano il suo modo di essere uomo, erano le sue risposte alle critiche. Queste doti, questo impegno, erano le sue basi per costruire una società migliore e più degna dell’uomo. E questi ragazzi in tutti questi anni non lo hanno certo deluso. Come abbiamo detto eravamo nel 2007 e il FC Bernaschina parte dalla serie B e a fine stagione conquista la promozione nella massima serie. Nella stagione 2008/09, subito la squadra dimostra carattere e tanta voglia di vincere; il risultato finale li porta alla conquista della seconda posizione in Campionato e alla conquista della Coppa Greov. Nel Campionato 2009/10 il gruppo si divide ma, nonostante questo, gli uomini del FC Bernaschina dimostrano di che pasta sono fatti e pur avendo dovuto ricostruire la squadra, lottano fino alla fine, arrivando ancora una volta secondi in Campionato e terzi nella Coppa Greov. La voglia di ambire a risultati più importanti porta a nuovi innesti. Per la stagione 2010/11 viene contattato per dirigere la squadra Carlo Poggi e il fatto di avere una persona ad organizzarli e non dover più autogestirsi nei cambi e nelle tattiche in campo porta come risultato la conquista del primo posto in Campionato. Questo successo apre strade insperate ed inaspettate, partecipazione alle finali Provinciali Csen che i blau grana malnatesi vincono. Tripudio, ma non c’è tempo per festeggiamenti troppo lunghi in quanto all’orizzonte ci sono le finali Regionali Csen a Villa Cortese. La gara si dimostra subito molto dura ma i malnatesi reggono bene contro la compagine milanese e alla fine si impongono dopo i tiri di rigore. Altro trofeo in bacheca e autostrada per Cervia per la partecipazioni alle Finali Nazionali Csen. Nonostante mille avversità dovute ad infortuni e arbitraggi alquanto scandalosi, la formazione di mister Poggi conquista la piazza d’onore. Vicecampioni nazionali. E’ l’apice di una stagione che, si pensa, non avrà uguali. Non sarà così perché gli uomini dell’indimenticato Giorgio Bernaschina non hanno finito di stupire. La stagione 2011/12 li vede ancora una volta protagonisti, si piazzano secondi in Campionato e grazie al titolo di vicecampioni riescono ad accedere alle finali nazionali di Cervia e questa volta i blau grana non sbagliano un colpo centrando al secondo tentativo il titolo di Campioni Nazionali Csen. Non c’è tempo, ancora una volta, per i festeggiamenti in quanto la stagione 2012/13 è già alle porte e nel big match all’ultima giornata conquistano il secondo scudetto in tre anni, ed una settimana dopo centrano la finale di Coppa Greov. Peccato che alle finali Provinciali siano arrivati un po’ scarichi e conquistano la quarta posizione. Non vogliamo aggiungere nulla sul prosieguo, rammentiamo soltanto che a settembre sempre a Cervia saranno di nuovo in lizza per difendere il titolo nazionale. Chiudiamo con una considerazione che fece il Greov in occasione della scomparsa del presidente del FC Bernaschina e oggi più che mai attuale: “C’è un presidente che da lassù può andar fiero di quanto ha seminato, di quanto i “suoi” ragazzi hanno raccolto mettendo a frutto i suoi consigli, i suoi intenti. C’è un presidente che non ha perso le sue lotte, perchè i “ suoi” ragazzi gli hanno reso onore sul campo, con impegno e con coraggio, andando a vincere anche contro certi giochi di potere. Ci sono dei “ragazzi” che, carichi di riconoscenza, hanno dato l’anima per far sì che quello che sembrava un’utopia si realizzasse.”

Francesco Vergante