Subito dopo l’ultimo pallone messo a terra da Bauer nel tie-break contro il Galatasaray una grande gioia ha pervaso giocatrici, staff tecnico e dirigenza dell’Unendo Yamamay. L’emozione per essere riusciti a conquistare la medaglia di bronzo in Champions League, la massima competizione europea, alla prima partecipazione è stata tanta: guardando le espressioni delle atlete sul podio c’è un misto di felicità e orgoglio e ancora una non completa consapevolezza di aver raggiunto un traguardo prima solo sognato. Soltanto ora, dopo due giorni e al ritorno in Italia, tutto l’ambiente sta maturando la coscienza dell’impresa fatta che, però, vuole essere solo una base per un futuro di altri successi, in Europa come in Italia.
La squadra è già formata da elementi di indubbio valore per qualità in campo e per correttezza e umanità fuori dalla palestra. Basti pensare a Maren Brinker che, dopo una prima parte di stagione nei panni di riserva, ha conquistato il posto da titolare a suon di lavoro, sudore e prestazioni convincenti. La tedesca numero 4 nella finale per il terzo posto, ad esempio, è stata la migliore realizzatrice tra le Farfalle con 19 punti, di cui 3 a muro e ben 4 aces decisivi. Grazie ai 6 aces totali al servizio nelle due partite di Final Four disputate, Maren si è anche guadagnata il premio di migliore battitrice del torneo.
Ora le ragazze, dopo una mattinata di relax, svolgeranno nel pomeriggio una seduta di pesi e una di palla al Palayamamay per preparasi per le Final Four di Coppa Italia a Varese. Vincere aiuta a vincere, si dice; speriamo in un esito positivo anche del prossimo weekend.

Laura Paganini
(foto di Alessandro Pizzi http://www.volleybusto.com)