Alessandro Andreini, da giocatore biancorosso ai vertici del Settore Giovanile passando dallo scouting. Ha vestito la casacca del Varese nella stagione 1999-2000, conclusa con i playoff perla Serie B. Poi è tornato quattro anni fa, lavorando dapprima come collaboratore esterno “Enzo Montemurro, che avevo avuto come dirigente alla Pro Vercelli, con il benestare di mister Sannino che invece avevo avuto a Crema vincendo il campionato, mi ha voluto come osservatore –racconta Andreini–. Inizialmente mi sono occupato del Centro-sud. Alla fine di quel campionato  –prosegue– è cambiata tutta la dirigenza e mi sono ritrovato nel nuovo ruolo di responsabile scuoting. L’anno successivo mi sono occupato anche della gestione del budget e delle strutture. Poi con l’arrivo di Laurenza ho assunto ancora maggiori responsabilità aggregandomi a quello che era già un buon lavoro”. L’arrivo di Andreini ha portato novità a livello di selezione e di affiliazione di club: “In seguito alla rifondazione dopo il fallimento –spiega–, la Scuola Calcio non prevedeva selezione. Ho creduto fosse opportuno, vista soprattutto la categoria in cui la società ha saputo confermarsi, fare selezione sul territorio. Puntiamo su ragazzi bravi, da migliorare e da far subentrare nel Settore Giovanile. Il progetto affiliate rientra in questo discorso. Attualmente sono 14 i club “abbinati” al Varese. Se ne occupa il responsabile Stefano Milanta e sono previsti incontri didattici per capire gli aspetti tecnici e motori dei bambini. Ci siamo avvalsi anche della collaborazione del professore Arcelli – aggiunge Andreini – e con lui è in programma una serata sull’alimentazione di bambini e ragazzi per dare consigli ai genitori”.
I risultati si rispecchiano sul campo in cui le soddisfazioni non mancano. Due su tutte: la qualificazione agli ottavi di Coppa Italia della Primavera e il primato degli Allievi ’97 di Antonelli che hanno vinto tutte le partite: “Ottimi risultati, ma frutto del buon lavoro – precisa l’ex giocatore –. Ganz sta dando la sua impronta alla squadra cercando di farla crescere ogni giorno. Sono contento per Zamparo che lo scorso anno ha fatto fatica a livello realizzativo nonostante le buone prestazioni; adesso le sta confermando trovando anche i gol. Idem per Molino. Passando agli Allievi del ’97, il lavoro su di loro è partito qualche anno fa con Tresoldi, Antonelli lo sta perfezionando. Giocando il campionato passato sotto età i ragazzi si sono rafforzati e hanno collezionato esperienza. Li ho visti in campo e sono una squadra con lo spirito Varese abbinato alla qualità”. In tutto questo un punto dolente c’è ed è l’annosa questione strutture: “Non avere un complesso tutto nostro dove poter raggruppare i ragazzi è un dispendio di tempo ed energie – ammette Andreini –. Sono convinto che si potrà trovare una soluzione grazie alle idee del nostro presidente”.

Elisa Cascioli