È passato più o meno un mese dalla fine della stagione della Cimberio Varese.
Il “sedimento” della passione e la concitazione del momento hanno giustamente lasciato spazio a quelle che, per forza di cose, devono essere considerazioni più mature e oggettive.
Considerazioni a 360 gradi che, con un pizzico di sintesi in più e seguendo il consueto metodo dell’alfabeto, vorrei proporre all’attenzione dei nostri lettori.
A come SERIE: checché se ne dica e al di là di tutto – fantasie sfrenate, sogni legittimi, ambizioni mal riposte e crudo richiamo alla realtà -, averla mantenuta ed essere già pronti per la stagione 2012-2013 rappresenta, oggi, il vero, grandissimo scudetto conquistato dalla Pallacanestro Varese.
Merito, indubbio, della squadra formata da Cecco Vescovi e Michele Lo Nero.
B come DNB: Divisione Nazionale B, ovvero serie B1. Nel terzo campionato nazionale si annidano tanti giocatori come Davide Reati che, senza essere un fenomeno, ha fornito un buon contributo alla causa. Giovane, italiano, voglioso di misurarsi col basket che conta e non smanioso di mettere subito in tasca il “granone”, ovviamente detassato, che gira spesso al piano di sotto. Questo è l’identikit del giocatore ideale da “esportare” tra i veri professionisti. Non ce sono tantissimi, direte voi? Avete ragione ma, a costo di passare per inguaribile e folle idealista, penso che tra tanti ragazzi ci sia ancora qualcuno desideroso di cullare il sogno o che abbia ancora voglia di vedere come si pensa, come si gioca e come si vive davvero la pallacanestro al massimo livello.
B come BERTOGLIO, Nicola: 30 presenze in serie A, 3 minuti totali giocati, 3 punti realizzati frutto di una tripla segnata nel playoff contro Siena. Il diciannovenne varesino ha, come dicevo prima, vissuto il suo “American Dream”. Se non è una bella favola questa, trovatemene un’altra…
C come CONSORZIO: l’unica, vera, grande novità nello stantio panorama offerto dal basket italico porta impresso un marchio indelebile: Pallacanestro Varese. Se sull’idea legata al Consorzio esistesse un copyright adesso, Lo Nero & C. sarebbero ricchi. Purtroppo per loro si devono accontentare dell’indicazione che compare sulla Settimana Enigmistica: vanta già innumerevoli tentativi di imitazione.
Nota a margine: molti dei quali naufragati ancor prima di prendere il largo…

(Fine 1° parte, to be continued)