Elia Luini si sta preparando alle Olimpiadi di Londra in cui gareggerà nel doppio pesi leggeri con il toscano Lorenzo Bertini. Subito dopo per lui ci saranno i Campionato Europei sul Lago di Varese. Stagione ricca di importantissimi impegni dunque per il canottiere varesino.
Sei reduce dal quarto posto alla Coppa del Mondo di Monaco di Baviera, c’è ancora un po’ di rammarico?
“Quando non arriva la medaglia ovviamente c’è sempre un po’ di rimpianto, però quella gara era finalizzata alle Olimpiadi, quindi il quarto posto va bene. Era un test per valutare il nostro stato di forma rispetto agli altri. È stato un banco di prova molto utile. Abbiamo capito la nostra condizione e stiamo lavorando molto per ottenere il massimo”.
L’obbiettivo per le Olimpiadi è la medaglia o punti direttamente al gradino più alto del podio?
“Si parte sempre per vincere, ma dobbiamo essere realisti: siamo in tanti e tutti allo stesso livello. Dipenderà molto dallo stato di forma che si avrà proprio in quei giorni lì, ma anche dalla fortuna. Si può dire che avrà la meglio chi commetterà meno errori. Mi auguro di sbagliare il meno possibile e di portare a casa una grande soddisfazione che se dovesse coincidere con la medaglia d’oro sarebbe il coronamento di una stagione molto intensa”.
A proposito di impegni, dopo Londra, a settembre, arriverà l’Europeo sul lago del tuo territorio, quello di Varese. Che sensazioni provi a dovertela giocare in casa?
“In confronto alle Olimpiadi un Europeo non è niente, però farlo a Varese, nel mio lago, nel mio territorio mi emoziona particolarmente. È un valore aggiunto che mi dà ulteriori stimoli. Non posso deludere le aspettative proprio in casa mia. Ci tengo molto a concludere la stagione al meglio”.
Sei stato scelto come testimonial d’eccezione delle divise biancorosse che indosseranno i volontari durante i campionati Europei per rappresentare in toto il made in Varese…
“Sono felice mi sia stata data la possibilità di provare la divisa che non indosserò visto che sarò in acqua e quindi indosserò un’altra maglia. Devo dire che si tratta di un’ottima divisa, composta da materiale fantastico. Penso che, in tutto il mondo, Varese sia una delle poche provincie ad aver pensato anche a coloro che lavorano dietro le quinte contribuendo moltissimo al successo di manifestazioni di questo livello. I volontari daranno una mano fondamentale a tutta l’organizzazione contribuendo anche alla riuscita delle gare”.

Elisa Cascioli