Le responsabilità? Non mi fanno paura, anzi, mi fanno aumentare le motivazioni e mi spingono a migliorare”.
Si presenta così Fabrizio Castori al primo giorno di raduno del Varese; poche parole, ma tanta voglia di lavorare, in un clima di entusiasmo e disteso nato dalla folta presenza di tifosi sulle tribune del “Franco Ossola”.
Un inizio migliore non poteva esserci; la piazza ha dato le risposte che la società si aspettava al termine della scorsa stagione, ed è pronta a ripartire per riprovare la lunga scalata che porterà in Serie A.
“La rabbia della finale persa lo scorso anno – prosegue il tecnico – dobbiamo usarla come energia positiva, senza farci prendere dal nervosismo; dobbiamo ripartire da zero, con umiltà e spirito di sacrificio. Abbiamo determinazione, voglia ed entusiasmo. Personalmente sono motivatissimo”.
Ma quanto può essere grande il Varese l’anno prossimo?
“Non è più una matricola – risponde il Presidente Antonio Rosati – Ma una società seria che sa valorizzare i giovani e che in due anni ha acquisito esperienza grazie alle scelte positive ma anche a quelle negative. Abbiamo un’ossatura più solida rispetto allo scorso anno, anche se non dobbiamo sottovalutare la categoria”.
“Sarà un campionato molto equilibrato – aggiunge Mauro Milanese – Non ci sono favoriti come l’anno scorso potevano essere Torino e Sampdoria. Vincerà chi avrà più fame e più continuità, anche se noi puntiamo sempre alla salvezza”.
Gli ultimi due anni questa frase ha portato bene; speriamo nelle tradizioni.

Marco Gandini