CECCO: accidenti, Beppe, non c’è stato il deferimento del Varese…
BEPPE: le voci giravano da parecchio e alla fine… vale sempre il detto secondo il quale non dire quattro (o gatto, alla Trapattoni) se non è nel sacco…
CECCO: non c’erano intercettazioni.
BEPPE: Se ci fossero state e se le cose fossero andate come racconta Pesoli, non si sarebbe neppure parlato di deferimento. È abbastanza normale che chi doveva scommettere abbia voluto tastare il polso per sapere come i biancorossi le avrebbero affrontate, se avrebbero giocato i titolari o le riserve. E Pesoli mica poteva sapere che Gervasoni faceva parte di un gruppo di taroccatori di partite, visto che il calcioscommesse non era ancora
esploso.
CECCO: Beh, senti Beppe, con Varese e Cimberio ai playoff credo che la stagione delle squadre varesine sia stata veramente positiva. O no?
BEPPE: sicuramente. Attento, però: il Varese non è ancora ai playoff…
CECCO: va beh, siamo lì…
BEPPE: eh no, eh no caro mio: se il Varese ragionasse come te, stai tranquillo che ai playoff non ci arriva di sicuro.
CECCO: dai, i numeri parlano chiaro, il Padova è in pappa…
BEPPE: è qui che ti sbagli: i numeri non dicono quello che pensi tu ma l’esatto contrario. Devi partire dal presupposto che il Varese ha cinque punti di margine sul Padova, più uno legato agli scontri diretti, quindi 6 punti di vantaggio. Il Padova può conquistare 9 punti nelle ultime tre partite, sicuramente 7 se (battendo Gubbio e Ascoli in casa) non riuscirà a vincere a Nocera Inferiore. Il Varese deve quindi battere l’Ascoli, perché poi dovrà giocare a Verona e in casa con la Sampdoria. Ma con l’Ascoli deve vincere a tutti i costi, se non ci riesce si potrebbe complicare la vita, anche perché non può sapere quali risultati si verificheranno.
CECCO: di sicuro il Verona non potrà fare regali…
BEPPE: infatti: si sta giocando la serie A diretta, mica noccioline…
CECCO: però vedi che i risultati alla fine rispecchiano le previsioni: tu pensavi che il Torino avrebbe fatto sconti al Padova?
BEPPE: neppure un centesimo dopo il fattaccio del girone d’andata. Ma non è detto che le cose vadano sempre così, altrimenti molte partite, la maggior parte, non dovrebbero neppure essere giocate, tanto sarebbero decise in partenza…
CECCO: non mi ricordo se ne avevamo parlato a suo tempo, mi pare di no: che cosa pensi della doppia sentenza per il black-out di Padova? Te lo chiedo perché ho letto che proprio il giorno della partita, lunedì scorso, il Torino ha annunciato il ricorso contro la sentenza di secondo grado.
BEPPE: le considerazioni sono diverse. La prima è che è scandaloso che sia trascorso tanto tempo prima di una decisione (la partita si era giocata nei primissimi giorni di dicembre). Ed è ancor più scandaloso che ci siano stati, nei primi due gradi di giudizio, due decisioni diametralmente opposte. Io non conosco il regolamento, non sono tenuto a conoscerlo perché sono un pistola qualunque, ma sicuramente ci sarà una norma precisa che prevede situazioni di questo genere. E se c’è una norma precisa, prevederà qualcosa di altrettanto preciso.
CECCO: che non era però così preciso per chi ha giudicato nei due diversi gradi. Ma tu come la vedi?
BEPPE: se dovessi giudicare senza applicare il regolamento, dico che il Padova merita i tre punti perchè, seppure in modo un po’ singolare, ha vinto sul campo. Però ho il fondato sospetto che il regolamento preveda il contrario e che il Padova dovrebbe essere penalizzato e avere partita persa, come era avvenuto in primo grado. Staremo a vedere…
CECCO: bella la partita di Brescia… A parte l’acqua che abbiamo preso arrivando allo stadio.
BEPPE: consolati di avere preso solo l’acqua, c’è chi ha preso anche le botte…
CECCO: ho letto dell’aggressione ai nostri tifosi. Credo sia la prima volta che capita quest’anno ma i cretini non sono mai in via di estinzione.
BEPPE: l’unica consolazione è che almeno tre sono stati identificati e denunciati. E allora scatta il Daspo e soprattutto, con quelle accuse (violenza, danneggiamenti, mi pare addirittura rapina), finisci sotto processo. E sono sempre seccature e spese…
CECCO: comunque bella la partita: il Varese ha vendicato i tifosi…
BEPPE: veramente, se ho letto bene, l’aggressione è avvenuta dopo la partita. Quindi il Varese vincendo l’ha un po’ provocata.
CECCO: insomma, è colpa del Varese si è tifosi sono stati aggrediti…
BEPPE: se vogliamo fare una battuta, è così…
CECCO: e la Cimberio? Non ti pare che, dico in generale, venga un pochino snobbata a vantaggio del Varese?
BEPPE: parli dei nostri colloqui o in generale?
CECCO: dico sui giornali, nei siti…
BEPPE: ora che mi ci fai pensare ti dico che è così. Ma non è una cosa clamorosa. E comunque credo ci sia una spiegazione: il Varese ha rappresentato l’anno scorso una novità clamorosa, sensazionale, tutti i mezzi di informazione l’hanno cavalcata come grande novità.
CECCO: un po’ come è avvenuto per la Yamamay…
BEPPE: bravo, proprio come la Yamamay! Che tra l’altro ha vinto lo scudetto… Ma è normale che giornali, televisioni e siti cavalchino il nuovo.
CECCO: intanto anche la Cimberio ha conquistato i playoff…
BEPPE: io penso alla classica domanda senza risposta: che cosa avrebbe fatto la Cimberio con Goss dall’inizio di stagione?
CECCO: già, che cosa avrebbe fatto?
BEPPE: se è una domanda senza risposta, non la posso dare io… Io al massimo posso dirti che la Cimberio ha sprecato la grande opportunità di essere quarta ma questo è il mio pensiero. Che nessuno potrà confermare o contestare.
CECCO: con Siena è chiusa?
BEPPE: sulle cinque partite non si scappa. Su tre partite, se ti va dritta la prima, te la potresti giocare. Ma le partite sono cinque…
CECCO: la Cimberio dovrà tentare il tutto per tutto nella prima…
BEPPE: ho letto da qualche parte che in un playoff bisogna crederci comunque: è lapalissiano ma vero, proprio perché noi per primi abbiamo detto (ma anche pensato, perché ci sono anche cose dette che non vengono prima pensate) che tra Siena e Varese non ci sarà corsa. Ma chi va in campo non deve pensarla così, proprio come il Varese non dovrà pensare di avere già battuto l’Ascoli prima di giocare.

Il Cecco e il Beppe