CECCO: hai visto, Beppe, che è arrivata la primavera? Di' la verità, cominciavi a dubitarne…
BEPPE: a un certo punto ero sicuro che non sarebbe più arrivata… E anche in settimana, se lo hai notato, Campo dei Fiori e Sacro Monte erano imbiancati.
CECCO: siamo poco dopo la metà di marzo, è normale che ci siano gli sbalzi di temperatura. E poi marzo non è il mese pazzo per eccellenza?
BEPPE: a volte anche aprile non scherza…
CECCO: a proposito di impazzimenti, che mi dici dell'idea di mettere l'erba sintetica nel campo del “Franco Ossola”?
BEPPE: mah, noi siamo un po' tradizionalisti, non foss'altro che per l'età. Sarebbe una soluzione con vantaggi e svantaggi e bisognerebbe valutare, ammesso che ce ne fosse la reale possibilità, il peso degli uni e il contrappeso degli altri. Però non sono contrario a prescindere, anche se (e credo di essere in ottima compagnia) l'erba è l'erba e per chiunque giochi a calcio non ci può essere surrogato che tenga.
CECCO: il Varese risolverebbe il problema dei campi di allenamento che ogni settimana è un peso notevole…
BEPPE: l'ho sempre detto e lo ripeto: il Varese non ha saputo affrontare questa situazione neppure quando al timone c'era Giovanni Borghi e proprio non mi spiego perché.
CECCO: però il Commenda aveva fatto un bell'impianto a Cassinetta…
BEPPE: bravo! Bravo tu a ricordarlo e bravo Borghi a farlo. Però non so quanto il Varese lo abbia utilizzato: c'era la Milanese, poi il Cassinetta… Comunque erano altri tempi, anche se le maggiori società avevano già negli anni Sessanta i loro centri di allenamento, da Milanello alla Pinetina, da Villar Perosa all'Arcoveggio, da Bogliasco a Zingonia. E il Varese non ha giocato in serie A solo per due o tre anni. Però è andata così…
CECCO: che ne diresti dei Duni?
BEPPE: secondo me sarebbe la soluzione ideale. Perchè? E' in città ed è “flessibile”, nel senso che in quella zona ci potresti fare ciò che vuoi, modulando gli interventi (ti piace?): cominci con un campo, poi ne puoi aggiungere un altro, poi un altro e un altro ancora. Volendo, potresti aggiungere qualche “richiamo”, magari un ristorante, un bar, un ritrovo. Volendo, potresti tirarci fuori una bellissima struttura. Volendo… E spendendo…
CECCO: allora addio erba da Masnago…
BEPPE: staremo a vedere. Io dico che quando si rivedrà il bellissimo campo che c'era alla fine dello scorso campionato qualche ulteriore riflessione verrà fatta. E poi, scusa, non mi pare che la decisione sia stata già presa.
CECCO: il Varese avrebbe finito di preoccuparsi per i campi di allenamento…
BEPPE: è vero ma è chiaro che una delle due soluzioni andrà presa per forza: o si mette l'erba sintetica a Masnago, o si fa il campo ai Duni.
CECCO: mi è piaciuto moltissimo il Varese a Padova…
BEPPE: anche a me. E non solo a noi. E' una squadra che ha cuore e coraggio, è giusto apprezzarla e volerle bene. E al “Franco Ossola” vorrei vedere più gente, invece ce n'è meno che nello scorso campionato…
CECCO: il Varese è arrivato a Padova all'indomani della penalizzazione dei biancoscudati per l'interruzione della partita con il Torino…
BEPPE: ti dico la mia: una decisione giusta ma ingiusta quella del giudice sportivo.
CECCO: se ti spieghi…
BEPPE: giusta perchè esiste la responsabilità della società nella manutenzione dell'impianto elettrico (l'Enel ha subito dichiarato nero su bianco di non avere alcuna responsabilità per l'interruzione di energia elettrica). Ma la decisione è ingiusta sul piano sportivo perchè il Padova aveva vinto sul campo e alla fine è risultato sconfitto senza alcuna colpa (parlo dei giocatori e dei tecnici).
CECCO: il Padova fece dei casini anche diversi anni fa proprio in una partita con il Varese…
BEPPE: è vero, il Varese gli deve la salvezza nel campionato 1998-99, con Roselli in panchina. Si era in C1 subito dopo la promozione dalla C2. Il Padova vinse per 2-0 ma c'erano i giocatori “under” da tenere in campo e l'allenatore Fedele sbagliò un cambio. Così il Varese ebbe partita vinta a tavolino e con quei punti in più evitò i play out e il rischio di annegare…
CECCO: lotta serratissima per i playoff…
BEPPE: eh sì, lotta serratissima… E io non sono tranquillo, non perché abbia scarsa fiducia nel Varese ma perché sono convinto delle qualità degli avversari.
CECCO: però il Padova risucchiato è una grande cosa…
BEPPE: una grandissima cosa! E' una questione matematica: meglio un posto per quattro pretendenti o due posti per cinque pretendenti? La risposta vien da sé…
CECCO: dunque tu hai paura… 
BEPPE: vorrei vedere chi non ne ha… Uno che non si rende conto, forse solo lui. Non dimenticare che, dopo la Reggina, il Varese dovrà andare a Brescia e da ultimo ci sarà la partita con la Sampdoria a Masnago che magari potrebbe diventare addirittura uno spareggio.
CECCO: eh sì, c'è da stare in campana. Ma io nel Varese ho grande fiducia e anche tu…
BEPPE: tutti abbiamo fiducia ma sappiamo anche che sarà dura.
CECCO: e la Cimberio?
BEPPE: mi domando chi è il genio che ha fatto in modo che la Cimberio giocasse solo un paio di partite in questo mese di marzo. Però…
CECCO: però?
BEPPE: anche in questo caso, deve essere chiaro, io la fiducia ce l'ho ma ho anche l'impressione che un po' tutti stiano pensando alla prossima stagione.
CECCO: che cosa te lo fa dire?
BEPPE: il fatto che, almeno questa è la mia impressione, Carlo Recalcati non verrà confermato e tutti avvertono il peso di questa situazione. Mi spiego: non è che la mancata conferma di Recalcati in quanto Recalcati crei difficoltà, le difficoltà vengono dal fatto che si avverte aria di svolta.
CECCO: però non mi spiego questa squadra che in trasferta fa disastri…
BEPPE: non è questione di casa e fuori, è questione di tiro da tre punti che entra o che non entra. Un articolo in settimana sulla Prealpina lo spiegava bene: quando la Cimberio ha vinto, ha fatto segnare circa il 40% da tre punti, quando ha perso la sue percentuale da tre punti era molto più bassa. Ovviamente vale l'inverso: la Cimberio ha vinto perchè ha segnato con oltre il 40% da tre punti e ha perso perchè ha segnato da tre con basse percentuali. E una squadra che affida le sue fortune essenzialmente al tiro da tre punti… non può fare tantissima strada. Detto questo…
CECCO: mi congedi…
BEPPE: esatto! 
CECCO: alla prossima?
BEPPE: manco a dirlo, alla prossima! 

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