Prima partita al Franco Ossola per il nuovo tecnico del Varese Rolando Maran che debutta in una sfida dal sapore particolarissimo qual è quella col Padova. E stravince offrendo una spettacolare lezione di calcio agli avversari, tarpando loro le ali già spiegate verso la serie A. 
Spalti pieni, ma non stracolmi. Solo dodici i tifosi ospiti presenti in Curva Sud, mentre la Nord è sempre ricca di tifosi che incitano i ragazzi biancorossi dall'inizio alla fine. Nota di colore: coro convinto e ricco d'affetto per Checco Lepore al suo secondo esordio con la maglia del suo Varese. E' questa la serata delle prime volte. Oltre al debutto interno del mister e di Lepore, è il giorno del primo gol in maglia biancorossa per Cacciatore e Kurtic ed è il primo gol stagionale in casa anche per Marco Cellini. E si sa, ha sempre un sapore particolare. 

PRIMO TEMPO – Inizio di gara non troppo emozionante, sino al minuto 11' quando Cacia, di testa, impegna seriamente Bressan che mette in angolo. Il cross dalla destra è stato opera di Bovo. Al 13' grande azione di Cellini che fa un ottimo movimento e serve in profondità Martinetti: il numero nove biancorosso (il Padova gioca in nero) non aggancia e l'azione sfuma. Al 25' Zecchin offre un pallone delizioso a Martinetti, lanciato a rete, ma fermato per un leggero fuorigioco. L'occasione più clamorosa del primo tempo arriva poco dopo la mezz'ora: pasticcio di Corti in mezzo al campo. Italiano serve Lazarevic che punta Cacciatore e serve d'esterno l'accorrente Cutolo. Esterno mancino da dimenticare che si perde in Curva Nord. Due minuti più tardi è Cuffa, servito da Bovo, in più che sospetto fuorigioco, ad avere sul destro il pallone buono per portare avanti il Padova: Bressan si supera e mette in angolo. Al 39' Nadarevic risponde al Padova con un sinistro deviato da Schiavi e bloccato a terra dal giovanissimo Perin, portiere classe '92. Al 42' ecco Marco Cellini, autore di un primo tempo splendido, che recupera il pallone (e non è il primo della serata) al limite dell'area dribla Legati, si porta il pallone sul destro, ma strozza troppo la conclusione. 

SECONDO TEMPO – Al Franco Ossola fa freddo, ma il brivido ai tifosi del Varese lo fanno venire Camisa che buca, e Cacia che calcia di destro alto. Al primo minuto. Maran inverte gli esterni di centrocampo: Zecchin va a destra e Nadarevic a sinistra: ed è un altro Varese. 
Pubblico che si riscalda al terzo minuto, grazie alla prima gioia in maglia biancorossa di Fabrizio Cacciatore. Punizione di Zecchin, sponda di Troest e Cacciatore d'esterno destro manda nell'angolino lontano, alla destra di Perin, incolpevole. Profeta ieri mister Maran: “Sfruttare i calci piazzati”. Detto fatto. E Cacciatore sfiora la doppietta, sempre dagli sviluppi di un calcio di punizione battuto da Zecchin. Il suo colpo di testa si stampa sul palo. Camisa poi abbatte Donati e si becca il giallo: diffidato, salterà la partita di Reggio Calabria. E poi è Troest a vedersi negato il gol da un grande intervento di Perin al 14'. Maran regala anche l'ultimo quarto d'ora, quello in cui bisogna saper soffrire, alla bandiera biancorossa Franco Lepore che prende il posto di un recuperassimo Zecchin. 
Al 38' Cellini si invola verso la porta, salta Perin che lo aggancia: Baracani decreta il rigore, il primo a favore del Varese in questo campionato. Sul dischetto ci vorrebbe andare Nadarevic, ma sul dischetto ci va l'attaccante toscano che di prepotenza raddoppia e si prende l'abbraccio di Masnago. Al 40' il Varese triplica con una magia da fuori area di Jasmin Kurtic: palla nell'angolino e tre punti in cassaforte. Il pubblico applaude ed è tutto in piedi: il Varese è tornato, nove punti in  tre partite lo sospingono a quota quindici. Quasi dove si può cominciare a sognare. Di nuovo. 

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