L'esperienza della vittoria nella prima fase del Girone B del campionato di Serie C Femminile raccontata dall'allenatore Marco Di Rico della prima squadra della società Dilettantistica Pallacanestro Gavirate. Il punto di vista dalla parte della gestione e dalla parte del gioco. 
Ecco il curriculum vitae “sportivo” di Marco Di Rico. Inizia come giocatore ma capisce presto che non è la sua strada, intuisce subito che il suo interesse è per l'altra parte della barricata cioè la panchina. Classe 1974 nel '91 inizia con le giovanili del Gavirate, allievi, gli anni in cui la prima squadra militava in B2. Nel '99 passa alle giovanili del Cuveglio: prima squadra in 1ma Divisione. Il 2004 sarà l'anno delle giovanili di Castelletto Ticino ed in quegli anni la società approderà in A2. Alla sera invece milita nel campionato di Promozione con il Caravate dove allenerà per 2 anni in quella categoria per poi essere promosso in Serie D in tutto 6 stagioni. Alla fine si dimette e si occupa a tempo pieno della grande passione il “minibasket” nelle zone di Caravate, Cocquio Trevisago, Ispra e Gavirate “il suo regno”. L'incontro con Cesare “Rino” Paronelli, presidente della società, lo scorso anno, ed eccolo in Serie C a Gavirate pronto alla sfida per la prima volta con il femminile. Il resto è storia recente.

Alle domande: differenze tra maschi e femmine?

Cosa ti è piaciuto in particolare?

“Il gruppo ha fatto la
differenza, il collettivo e come collettivo intendo tutti anche la Società,
sempre presente attiva e sulla quale poter sempre contare. Un'esperienza unica
appunto per il rapporto con le ragazze e la dirigenza e tutti i livelli, sono stati
determinanti per la mia decisione di proseguire l'impegno anche per il prossimo
anno”.


Un riassunto sulla stagione passata?
Una stagione con l'obiettivo di
salvarsi trasformatasi strada facendo, partita dopo partita, in una lotta per
il primo posto conquistato con tanta fatica e costanza… e perché no fortuna,
sì fortuna quel pizzico di fortuna che aiuta gli audaci e che permette
all'ultimo secondo di vincere una partita perché gli avversari sbagliano e tu sei
lì pronto a correggere a canestro all'ultimo secondo e la palla gira, gira e
finisce dentro… questo è successo sia negli incontri casalinghi sia in
trasferta. Tutto amalgamato dalla mia esperienza al servizio della capacità delle
ragazze”.

Quando hai capito che avresti vinto il girone?
“A Vertemate, ultima partita dell'andata in trasferta, la più
temuta perché i precedenti scrivevano essere un campo mai battuto dalle ragazze
negli anni, per cui particolarmente sentita… studiata e preparata nei minimi
dettagli durante gli allenamenti. Una bella vittoria di 12 punti: differenza canestri
che nella partita di ritorno sarà determinante”.

Obiettivi per il prossimo anno?
“Considerando che sarà un campionato di qualità decisamente superiore,
in virtù della ristrutturazione effettuata dalla federazione per cui su 12
squadre partecipanti allo scorso di Serie C, 7 sono retrocesse e 5 rimaste, e
di conseguenza molto più competitivo e di alto livello, l'obiettivo sarà
rimanere a ridosso delle prime 6 posizioni, salvarsi e nello stesso momento
evitare i play-out. Per questo motivo la squadra dovrà essere rinforzata”.

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