Il fine settimana intenso dei recenti Campionati Italiani di sedile fisso penalizzato dal maltempo ha visto la Canottieri Corgeno superare a pieni voti l'ennesima prova organizzativa. Per la Federazione del sedile fisso affidarvi l'organizzazione delle gare tricolori è diventata una consuetudine.

Per il vice presidente Giovanni Marchettini e l'intero sodalizio del Presidente Graziano Magni tanto onore, ma che oneri…
“Per la Canottieri Corgeno oltre che un onore è sempre stato un piacere organizzare i Campionati Italiani del sedile fisso – risponde Marchettini – un fatto anche sentimentale.  Infatti dobbiamo la nostra origine alla Federazione Italiana Canottaggio Sedile Fisso che, vent'anni fa, individuando nel lago di Comabbio la potenzialità di un ottimo campo di gara, incoraggiò e convinse un gruppo di corgenesi a fare una Società di Canottaggio. Nel settembre del 1991 la neonata Corgeno organizzò  la prima  edizione dei Tricolori di fisso sul lago di Comabbio (era la 39° in assoluto). Da allora si sono disputate a Corgeno ben 15 edizioni dei Campionati in 20 anni. Certo, l'organizzazione di una regata comporta molto lavoro e spese, ma abbiamo saputo sfruttare il movimento di persone indotto in fonte di autofinanziamento puntando su una ristorazione di qualità che soddisfa anche gli ospiti atleti e appassionati”.

Considerato il fratello minore del canottaggio, il sedile fisso sa comunque mettere in barca entusiasmo e numeri importanti. Il segreto?
“E' stato sottolineato anche dal Presidente Gobbi il trend in crescita della partecipazione a questi campionati. Non credo che esista un segreto specifico, penso che l'entusiasmo  sia dato dalla caratteristica campanilistica e festaiola delle regate anche se con organizzazione moderna (sistemi on line , riprese televisive e fotografiche, commenti puntuali ecc), programma gare di respiro e non di produzione a catena come nello scorrevole, e poi anche per le imbarcazioni che anche se qualcuno le definisce un po' ignoranti, hanno una loro tecnica di voga che appassiona. Inoltre la Federazione sta lavorando bene incentivando la partecipazione con classifiche  che premiano gli atleti più bravi e più assidui (Atleta dell'anno)”.

La Canottieri Varese insieme a tutta la nostra provincia è attesa da appuntamenti internazionali in serie. Chi si rammarica per il mancato mondiale del 2015 forse non si rende conto di cosa voglia dire organizzare europei, mondiali master e under 23 in tre anni. Lei è anche consigliere federale. Più preoccupato o affascinato?
“Sono certamente soddisfatto che eventi internazionali importanti siano affidati all'Italia ed in particolare alla nostra Provincia.  L'impegno della Provincia e della Canottieri Varese è stato certamente determinante, ma come Consigliere FIC vorrei mettere in evidenza l'ottimo lavoro del Presidente e del Consiglio della Federazione nel ricucire  rapporti e credibilità con la Federazione Internazionale  che ha permesso l'assegnazione degli eventi. Il mondiale assoluto 2015 non è stato affidato a Varese anche se leggendo i criteri di valutazione della commissione FISA Varese era in vantaggio con l'eccezione dell'esperienza organizzativa a favore dei francesi che è stata determinate. Ma comunque Europei, mondiale Master, mondiale U23 è un traguardo insperato qualche anno fa. E non dimentichiamo che per il 2015 ci sono ancora eventi disponibili. Ora però è indispensabile che la macchina organizzativa si muova in fretta e qui effettivamente sono un po' preoccupato perché so come sia necessario un lavoro metodico, capillare e coordinato per ottenere una buona organizzazione degli eventi”.

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