Clamoroso al Franco Ossola! L'Avellino espugna lo stadio di Masnago e, oltre a passare il turno in Coppa Italia, pone fine all'imbattibilità dello stadio varesino. Dopo 62 partite crolla questo record. 
Clima quasi surreale al Franco Ossola: il silenzio che si può ascoltare prima della gara è insolito. Complici, ovviamente, le vacanze e la partita che non è propriamente di cartello. I tifosi dell'Avellino, disposti nel settore a loro dedicato, sono una quarantina. 

Carbone parte con un inedito 4-3-3 con l'esordio di Filipe in mezzo al campo e quello di Terlizzi al centro della difesa. Per l'Avellino confermato il consueto 4-4-2 con Correa, fino a un paio di mesi fa in campo con la maglia del Varese, faro del centrocampo.

PRIMO TEMPO – La prima conclusione della partita arriva dopo due minuti e porta la firma di Eusepi, ma termina alta. Al settimo minuto bella azione personale di Enis Nadarevic che da sinistra salta un paio di avversari e prova la conclusione dopo essersi accentrato: alta di poco. Fin qui sembra che il Varese possa tenere in mano il pallino del gioco e condurre in porto abilmente la gara, ma col passare dei minuti crescono i Lupi ospiti. E passano subito in vantaggio.
Al 10' minuto Kurtic stende al limite dell'area De Angelis. Sul pallone ci va Correa: il suo sinistro colpisce la barriera e spiazza Moreau. L'Avellino è in vantaggio a Masnago. Ed è un Avellino che mette in seria difficoltà il Varese aggredendo tutti i portatori di palla e anticipando bene.
Al 30' rigore per il Varese: Cardinale atterra Terlizzi. Giallo per il difensore campano, sul dischetto ci va Neto e pallone che si stampa sul palo. La serataccia continua.

SECONDO TEMPO – Subito due cambi per Benny Carbone, non certamente soddisfatto del suo Varese. Dentro Zecchin per uno spento Filipe e Cellini per Eusepi, ancora non decisivo. Corti si sposta così al centro e Zecchin largo a sinistra. Ma è l'Avellino a rendersi subito pericoloso con una conclusione di Porcaro, dagli sviluppi di un corner calciato da Herrera. Ancora gli ospiti al 7' con Milesi: destro largo non di molto.
All'undicesimo, però, il Varese si riaffaccia in avanti: Zecchin ruba palla, scarica su Nadarevic che serve Neto al limite. Il suo destro è deviato in angolo. Al 39' altra, ennesima, azione di Nadarevic: salta Calvarese e calcia verso la porta. Il Varese si stabilizza nella metacarpo biancoverde, ma l'Avellino difende bene. L'ultimo brivido è a una manciata di secondi dalla fine quando crossa Zecchin dalla sinistra per la testa di Figliomeni: pallone che si stampa sulla traversa. E li si spengono le speranze del Varese, mentre l'Avellino realizza il suo piccolo miracolo.

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